Venerdì 26 Aprile 2024

E l’Inter sa che marzo è decisivo

La Juve dopo ieri resta in corsa, il Milan c’è. E sarà corsa contro il tempo per evitare sanzioni Uefa

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di Mattia Todisco

Adesso marzo fa meno paura. Tra la scadenza Uefa e una pausa per le nazionali incastonata in mezzo agli impegni di campionato, uno dei quali arriverà domani in casa contro l’Atalanta, era un mese che poteva portare grattacapi all’Inter. È ancora così, perché come ha detto Conte alla vigilia di Parma da qui in poi le pressioni potranno soltanto crescere, ma intanto c’è un vantaggio di sei punti da poter gestire e da ieri il tecnico sa che potrà contare sui sudamericani per le due settimane di date Fifa dedicate alle qualificazioni a Qatar 2022. Partite che andranno ricalendarizzate e che teoricamente avrebbero potuto portare lontano da Milano i cileni Vidal e Sanchez più l’argentino Martinez. Magari non Vecino, che è da poco tornato a lavorare in gruppo e non ha ancora giocato 1’ in questa stagione. Ora dovrebbero invece rimanere ad Appiano Gentile, dove potranno lavorare insieme agli altri giocatori che non saranno chiamati dai ct nel resto del mondo. Guardando solo all’attacco, significa poter preservare metà reparto, numericamente parlando. Proprio domani sera l’argentino dovrebbe riprendere il posto da titolare al posto del "Niño maravilla", a cui la chance a Parma ha dato effetti benefici a titolo personale (doppietta) e di risultato di squadra. Potrebbe essere l’unica modifica da parte di Conte, ormai indirizzato verso uno zoccolo duro ben definito: nelle ultime quattro partite ha cambiato soltanto un giocatore tra Milan e Genoa (Darmian per lo squalificato Hakimi) e un altro al Tardini facendo ruotare i due attaccanti al fianco dell’intoccabile Lukaku. Il belga resta uno dei quattro diffidati assieme a Bastoni, Barella e Brozovic, mai risparmiati nonostante fossero a un giallo dalla squalifica e bravi a gestirsi in questo senso.

Un altro fronte a cui bisognerà fare attenzione è quello societario. Il 31 marzo scadono i termini per presentare all’Uefa la documentazione riguardante le spettanze dell’anno 2020, comprendente stipendi e pagamenti alle altre società. La prima buona notizia su questo fronte, arrivata qualche giorno fa, è che ci sarà un margine del 15% sugli emolumenti dovuti ai tesserati. La seconda è che Suning ha incassato 1,9 miliardi di euro dalla cessione del 23% di Suning.com e se davvero l’intenzione della famiglia Zhang è restare in sella almeno fino al termine della stagione, parte di quel ricavato dovrà finire nelle casse societarie per coprire le falle di cui sopra e quelle createsi nei due mesi successivi. In caso contrario bisognerà cedere alle proposte fatte da chi vorrebbe entrare nell’Inter, con la maggioranza (Bc Partners) o la minoranza (Fortress e il fondo arabo Pif). Rispetto a quanto accaduto con il Jiangsu Fc, sparito dai radar del calcio cinese, le continue voci che circolano ormai da mesi sono la dimostrazione che il blasone dei nerazzurri è diverso e che di realtà interessate a subentrare a Suning ce ne sono diverse, tutte con buone carte da poter mettere sul tavolo.