Giovedì 25 Aprile 2024

De Rossi, il selfie del guerriero spaventato

L’ex capitano della Roma manda una foto dallo Spallanzani per rassicurare tutti: "Ho avuto paura, ma per fortuna ora sono in ospedale"

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di Paolo Franci

Il maledetto virus s’è insinuato nei polmoni d’acciaio facendosi beffe di quelle fattezze da vichingo. E lo ha messo nei guai seri, dimostrando ancora una volta che, quando vuole, quel bastardo del Covid-19 sa essere diabolicamente democratico. A raccontare come il Covid lo abbia messo ko, è stato lo stesso Daniele De Rossi che, travolto dall’affetto di tifosi, ex compagni, amici e vip di ogni genere - oltre al ct Mancin e molti azzurri - ha registrato un audio whatsapp per spiegare e tranquillizzare: "Mi sono alzato dalla sedia normalmente e ho avuto un mezzo mancamento, mi fischiavano le orecchie, sentivo tutto ovattato, ho mezzo barcollato e ho chiesto di fare un controllo. Sono venuto qui (allo Spallanzani, ndr) e ho una polmonite interstiziale bilaterale, non ad un livello gravissimo ma c’e’.Soprattutto mi hanno detto se non fossi venuto, insomma...". Asciutto come un richiamo ad un compagno indolente e a suo agio nell’eloquio tanto quanto in quei tackle consegnati all’infinita leggenda del pallone, Daniele De Rossi – anzi DDR, così come lo chiamano da queste parti – ha voluto dire la sua, come fa spesso quando è il caso di raccontarsi spazzando via illazioni, rumors e voci distorte. Come quella che la Roma non si sarebbe fatta sentire: falso, il club l’ha contattato privatamente come è ovvio e giusto che sia ma, si sa, oggi se non passi per i social non esisti. Anche perchè a casa ad aspettare notizie c’è la compagna della vita, Sara Felberbaum - che gli ha dedicato un pensiero bellissimo: "Ho perso la mia strada fino a te e in te ho trovato la mia strada" - e i i tre figli Gaia, Noah e Olivia, motivo per il quale DDR ha preferito farsi sentire. E vedere, in un selfie in cui sorride dietro a una maschera ad ossigeno.

De Rossi è stato contagiato dal Covid-19 in Nazionale alla fine marzo, durante la tripla avventura contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lettonia per le qualificazioni al Mondiale 2022. E con lui, diversi giocatori e membri dello staff per quello che è stato un vero e proprio focolaio. Rientrato a Roma con un volo privato, DDR aveva scelto di curarsi a domicilio perchè colpito da sintomi non gravi che, però, sono peggiorati fino a costringerlo al ricovero allo Spallanzani. A raccontare delle sue condizioni, assieme a un grintoso appello, è il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia: "I motivi per il ricovero c’erano tutti, ma De Rossi ha tanta forza, tanta determinazione. Se continua così, la settimana prossima lascia l’ospedale". E ha proseguito: "Questo mi consente di dire che per i giovani è più semplice. La malattia si può sconfiggere, soprattutto se la becchiamo nei primi giorni e oggi, il messaggio è: dateci più munizioni, più vaccini, più anticorpi monoclonali per combattere - ha aggiunto Vaia - Ci sono difficoltà di approvvigionamento, il Governo si sta muovendo, ma il numero di morti non è tollerabile. Dobbiamo fare in fretta: vaccinare, vaccinare, vaccinare".