Giovedì 25 Aprile 2024

De Gendt, fuga dalla paura dopo Colbrelli

Il belga vince a Napoli e confessa: "Dobbiamo stare attenti. Sonny aveva la bronchite, l’ha attaccata a tutti e poi è stato male"

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di Angelo Costa

Si può vincere scappando da Van der Poel: esegue in maniera impeccabile Thomas De Gendt, vecchio corsaro belga esperto in fughe da lontano, grazie alle quali ha fatto centro in tutti i grandi giri. E subito dopo si può perdere a parole, con un’infelice frase su Colbrelli: "La sua vicenda mi ha preoccupato: aveva la bronchite alla Parigi-Nizza e l’ha attaccata a molti in gruppo. Dopo ha continuato ad allenarsi e gli è successo il problema al cuore: i corridori dovrebbero ascoltare i medici e fermarsi in tempo", la sua singolare riflessione.

Si può perdere anche alla Van der Poel, sul percorso più adatto e con la gamba migliore: correre tutto il giorno con la baionetta sarà anche bello da vedere, ma sottrae energie utili quando conta. È una cartolina ricca quella che il Giro spedisce da Napoli. Intanto di colori: straripano di pubblico le strade, gremite come se un nuovo Maradona fosse sbarcato in città. Regala spettacolo il circuito disegnato sul monte di Procida: in attesa di diventare capitale europea della cultura, il piccolo comune diffonde bel ciclismo. Purtroppo manca il risultato che ci si augura da tempo, la vittoria di un italiano: la sfiora Davide Gabburo, veneto della Bardiani Csf, piccolo grande team di casa nostra che festeggia 40 anni di attività e all’occorrenza non sfigura con gli squadroni.

Sul podio sventola De Gendt, 35 anni, al secondo successo di tappa sulle strade rosa: il primo, dieci anni fa sullo Stelvio, gli valse anche il terzo posto finale. Uomo da corse a tappe, con allergia alle classiche, è soprattutto un innamorato della bici: celebri i suoi raid fuori stagione compreso un ritorno a casa in sella dopo il Lombardia. Nell’estate napoletana dà un saggio di forza e intelligenza, entrando nella fuga promossa in partenza da Van der Poel e lasciandolo sfogare, prima di prenderlo in contropiede a 40 chilometri dall’arrivo col compagno Vanhoucke, Gabburo e Arcas, battuti in volata. Ben altro clima si attende oggi sul Blockhaus: c’è aria che cambi la classifica.

Ordine d’arrivo ottava tappa Napoli-Napoli di 153 km: 1) Thomas De Gendt (Bel, Lotto) in 3h 32’53’’ (media 43,122), 2) Gabburo st, 3) Arcas (Spa), 4) Vanhoucke (Bel) a 4’’, 5) Girmay (Eri) a 15’’, 7) Van der Poel (Ola).

Classifica: 1) Juan Pedro Lopez (Spa, Trek) in 32h 15’ 31’’, 2) Kamna (Ger) a 38’’, 3) Taaramae (Est) a 58’’, 4) Martin (Fra) a 1’06’’, 5) S. Yates (Gbr) a 1’42’’, 8) Almeida (Por) a 1’54’’, 11) Bardet (Fra) a 2’06’’, 12) Carapaz (Ecu) st, 21) Ciccone a 2’32’’, 22) Pozzovivo a 2’37’’, 29) Nibali a 4’16’’, 32) Dumoulin (Ola) a 5’40’’.