di Marco Galvani MONTMELÒ (Spagna) Un inizio di stagione così difficile non gli capitava da 10 anni. Due ritiri in 7 gare e solo 15 punti in tasca. Nel giorno che ha visto trionfare la Ktm di Miguel Oliveria davanti alle Ducati di Johann Zarco e Jack Miller (promosso sul podio dalla direzione gara che ha punito con 6” Fabio Quartararo per un’escursione fuori pista e per aver corso gli ultimi giri quasi a petto nudo, dopo aver perso pericolosamente il copricostato), Valentino Rossi chiude con un altro zero. Finito nel ghiaione della curva 10 al 17° giro quando si trovava 13° (partiva comunque 11°) e in sofferenza da prestazione. E pensare che "ci aspettavamo di andare bene, sabato avevo un buon passo e invece oggi è stato difficile perché la gomma non aveva grip, ero in difficoltà fin dai primi giri – l’analisi di Vale –. Non riuscivo a guidare". Già "nel giro di ricognizione mi sono trovato male, poi alla curva 2 ho dovuto frenare e mi hanno passato le due Honda: da lì in poi sono andato veramente piano". Rossi spartisce la delusione anche con l’altra metà del box Yamaha Petronas: Franco Morbidelli ha chiuso 9° a oltre 15 secondi mezzo da Oliveira. Una domenica nera. Che legittima l’interrogativo sul futuro della leggenda del Motomondiale dell’era moderna. Del resto, l’ha detto lui stesso che "senza risultati non ha molto senso continuare a correre". Perché "il divertimento c’è se arrivano i risultati". Dipende tutto da lì. La deadline è fissata al nono gran premio. Olanda, Assen, l’università del motociclismo. Appuntamento il 27 giugno. In mezzo c’è la tappa al Sachsenring, in Germania. Senza il Gp della Finlandia "avremo un mese di pausa, a luglio prima della gara in Austria (8 agosto, ndr) – la prospettiva di Rossi –. Tutti inizieranno ...
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