Giovedì 25 Aprile 2024

Ceferin si illude sulla Superlega

Paolo Franci

A volte, si tende a desiderare talmente tanto una cosa, o che essa accada,al punto di immaginare che sia realmente avvenuta. A questo abbiamo pensato, quando il presidente dell’Uefa Ceferin ha tuonato: "Abbiamo parlato anche fin troppo a lungo della Superlega, per me è un problema che non esiste più". Eh sì, la Superlega come i mostri di quelle saghe dell’orrore che non si spengono mai e che, capitolo dopo capitolo, si ripresentano ogni volta più brutti e cattivi. Ceferin desidera ardentemente che il progetto Superlega sia solo un pugno di cenere, ma è il primo a sapere che là sotto, sotto quella cenere, la scintilla è pronta ad incendiare il pallone. Lo ha detto Florentino Perez, cuore e cervello della (per niente) defunta Superlega, che quest’ultima rappresenta l’unico orizzonte di salvezza per il pallone europeo. Insiste. Tuona. Attacca, Perez. Cioè, tutto sembra tranne che uno con il cuore in pace. D’altra parte sa che l’attesa sentenza della Corte europea può ribaltare tutto, disincagliando la nave d’oro dalle secche dell’Uefa. Anzi, come dice lui "porre fine al Monopolio Uefa". Se però l’idea di un pallone d’elite in quel modo brutale è apparsa un obbrobrio, c’è da riflettere sul perchè questa chimera riappaia ogni volta poggiando su dati che fanno riflettere. Florentino ha disegnato i numeri di una crisi globale del pallone che il Covid può giustificare solo in parte.

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