Sabato 27 Aprile 2024

Torino-Milan 2-1: Djidji e Miranchuk stendono i rossoneri

Il Toro ferma la striscia esterna positiva degli uomini di Pioli con una prova di grande sostanza

Foto ANSA

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Torino, 30 ottobre 2022 – Un grande Torino ferma la striscia positiva esterna del Milan – che in trasferta non aveva mai perso in questo 2022 – battendo 2-1 i rossoneri che perdono così terreno prezioso finendo a -6 dal Napoli primo della classe. I granata sono stati bravi ad incassare i colpi iniziali del Milan – che nei primi 6’ si è divorato due volte il vantaggio con Leao – e poi a prendere in mano le redini del match, giocando senza timori e con personalità e mettendo poi a segno un uno-due micidiale tra il 35’ e il 37’ quando arrivati i gol di Djidji e Miranchuk. Nella ripresa è quindi arrivata la rete di Messias – contestatissima dai granata (espulso Juric) per una spinta del brasiliano su Buongiorno – ma non è bastata ai rossoneri, apparsi oggi molto meno brillanti e lucidi in fase offensiva rispetto alle ultime uscite, per riaprire i giochi.

Le scelte di Juric e Pioli

Juric, costretto a rinunciare a Ola Aina, opta per un 3-4-2-1: Djidji, Schuurs e Buongiorno a protezione di Milinkovic-Savic. Sulla fascia destra preferito Singo, con Lukic e Ricci ad agire a centrocampo e Lazaro a presidiare la corsia di sinistra. Davanti, infine, l’ex rossonero Pellegri supportato dai trequartisti Vlasic e Miranchuk. Pioli risponde con il consueto 4-2-3-1: tra i pali Tatarusanu, con Kalulu, Gabbia, Tomori e Theo Hernandez. In mediana l’ex granata Pobega fa coppia con Tonali, mentre sulla trequarti torna dal 1’ Diaz a fare reparto con Leao e Messias. La punta centrale è invece Origi – autore del suo primo gol in rossonero contro il Monza – con Giroud a rifiatare almeno all’inizio anche in vista del match contro il Salisburgo di mercoledì.

Primo tempo

I rossoneri spingono subito sul pedale dell’acceleratore e, dopo meno di 3’, creano la prima, ghiotta occasione della gara: approfittando di un errore su una rimessa laterale del Torino, recuperano palla e si lanciano in campo aperto con Diaz che imbecca Leao che però calcia sull’esterno della rete. Sempre sull’asse Diaz-Leao, al 6’, nasce un’altra opportunità altrettanto clamorosa con il portoghese che questa volta calcia il pallone troppo debolmente e fuori misura a tu per tu con Milinkovic-Savic. La doppia fiammata rossonera è bruciante ma il Toro sa incassare il colpo e uscire dal guscio affidandosi al pressing sui portatori di palla rossoneri e rispondendo con le sue prime opportunità griffate da Pellegri, che costringe Tatarusanu a rifugiarsi in corner, e con Schuurs che sugli sviluppi dello stesso da ottima posizione calcia troppo debolmente all’indirizzo del portiere milanista. Le cose per i granata rischiano di complicarsi quando in rapida successione vengono ammoniti Schuurs e Buongiorno, ma i padroni di casa non si scompongono e al 35’, sugli sviluppi di un calcio di punizione, passano in vantaggio con il terzo componente del pacchetto arretrato, Djidji che di testa spizza la palla e trafigge Tatarusanu. Una doccia gelata per il Milan che va in tilt e due minuti più tardi incassa persino il raddoppio granata: la difesa rossonera è poco reattiva sullo scambio tra Vlasic e Miranchuk che si incunea in area e in diagonale insacca il 2-0 che gli uomini di Juric si portano negli spogliatoi.

La ripresa

La ripresa comincia con un triplo cambio fatto da Pioli che inserisce Dest, De Ketelaere e Rebic al posto di Kalulu, Diaz e Leao. I rossoneri proprio grazie ai nuovi innesti provano a scuotersi e al 49’ sfiorano il gol con una combinazione tra Rebic e Origi che a due passi dalla porta granata non trova la deviazione vincente. Di Lukic, con un tiro dalla distanza deviato da Gabbia, la replica dei granata che però devono fare i conti con un altro pericolo, al 53’, quando Dest dalla distanza scalda i guanti di Milinkovic-Savic. Il Toro ancora una volta incassa e come successo nelle prime battute della gara prova a spegnere pian piano l’impeto rossonero, cercando di rendersi a sua volta pericoloso con i colpi di testa di Buongiorno. Al 67’, però, il difensore granata pasticcia su un lancio lungo di Tonali e di fatto serve Messias che accorcia le distanze per il Milan scatenando le proteste di Juric – ammonito e poi espulso – e della panchina granata per un contatto e tra il brasiliano e il difensore del Torino. Le speranze rossonere si riaccendono e Pioli getta nella mischia anche Bennacer, al posto di Tonali, e Giroud a far coppia d’attacco con Origi, mentre Paro si gioca le carte Rodriguez, Karamoh e Linetty. I cambi però non bastano a dare la sterzata definitiva al gioco del Milan perché, nonostante il forcing finale dei rossoneri figlio più dell’impeto che dell’ordine tattico, il Toro non perde le staffe e al triplice fischio di Abisso può esultare per il colpaccio.

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