Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, i sei minuti più folli del campionato

Dal virtuale -9 in classifica dalla Juventus al -4 sancito a fine partita: merito della rovesciata del crotonese Simy e della contemporanea rimonta azzurra sull'Udinese

L'esultanza di Milik dopo il gol del momentaneo 3-2

L'esultanza di Milik dopo il gol del momentaneo 3-2

Napoli, 19 aprile 2018 - Sei minuti che possono cambiare la storia del campionato. Se ne saprà di più domenica sera dopo il triplice fischio di Juventus-Napoli, ma intanto lo scontro diretto ha acquisito nuovi significati. QUESTIONE DI NUMERI - Merito di Simy, punta del Crotone che al 65' del match dello Scida ha impattato con una splendida rovesciata la rete segnata da Alex Sandro. E, soprattutto, merito degli azzurri, che intanto al San Paolo provavano a fatica a sbarazzarsi di un'Udinese più tosta delle previsioni: basti pensare che fino al 64' i friulani erano avanti (reti di Jankto e Ingelsson), salvo poi essere travolti prima dall'incornata di Albiol e, dopo 6', dal tap-in facile facile di Milik. In quello stesso lasso di tempo le cose non si mettevano bene per la Juventus allo Scida, mentre intanto Fuorigrotta festeggiava addirittura la rete di bomber Tonelli, uno che nel Napoli ha quasi più marcature che presenze. Sei minuti folli che regalano alla banda Sarri la possibilità concreta - probabilmente l'ultima - per tentare il colpaccio. QUALCHE SBAVATURA DI TROPPO - Ma come ci arriveranno gli azzurri all'appuntamento clou dell'Allianz Stadium, impianto finora tabù? Forse meno bene di quanto dipinto dal 4-2 maturato ieri sera al San Paolo: l'euforia dei doppi binari incrociati Napoli-Crotone - con il passaggio virtuale da -9 a -4 in classifica - non nasconde fino in fondo le tante pecche di una partita ricca di sbavature. Anzi, c'è di più: si potrebbe dire provocatoriamente che il miglior in campo al San Paolo sia stato il nigeriano Simy, la cui rovesciata ha letteralmente dato una nuova carica a tifosi e giocatori, fino a quel momento troppo in balia della fragile Udinese (ora a quota 10 sconfitte di fila). Anche qui, parola ai numeri: i friulani hanno tirato in totale esattamente come gli azzurri (18 tentativi), con la differenza di aver centrato la porta solo in 5 occasioni contro le 9 dei padroni di casa, più cinici a capitalizzare 2 corner su 8 con gli ospiti fermi a zero su 7 in questa statistica. Nessun predominio netto per il Napoli se non nel solito possesso palla (68%) che domenica sera potrebbe non bastare. Dando per scontato che neanche il pareggio all'Allianz Stadium possa essere un risultato determinante, è chiaro che per riscrivere la storia del campionato servirà qualcosa in più di qualche fiammata dettata dai tanti momenti di cui vive una partita. Specialmente se non si parla di una partita a caso, ma della partita per eccellenza.