Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, paradosso Mertens: il belga potrebbe restare senza rinnovo

L'ex Psv, nonostante il contratto in scadenza nel 2020 e un calo di rendimento, pensa alla permanenza per agganciare Hamsik al top della classifica marcatori azzurra

Dries Mertens, 31 anni

Dries Mertens, 31 anni

Napoli, 26 aprile 2019 - Uno dei motivi dell'approdo di Carlo Ancelotti a Napoli, nei piani di Aurelio De Laurentiis, era la valorizzazione di una rosa che, specialmente per quanto riguarda le seconde linee, durante il triennio precedente aveva sofferto le scarse rotazioni adoperate da Maurizio Sarri: a livello di minutaggio le cose sono andate come preventivato, ma per quanto riguarda il valore dei giocatori la situazione ha preso una piega ben diversa. I 3 IN CALO - Basti pensare a una fredda constatazione numerica: la scorsa estate il roster azzurro era stimato in totale 600 milioni, mentre oggi il dato è calato di 70 milioni. Colpa della flessione avvertita rispetto alla precedente gestione tecnica da big del calibro di Dries Mertens e Lorenzo Insigne oppure del mancato decollo di nuovi acquisti onerosi come Simone Verdi. Ironia del destino, tutte e tre queste pedine rischiano di salutare Napoli a fine stagione: il maggiore indiziato al momento è il folletto di Frattamaggiore, a patto che spunti un club pronto ad accontentare le pesanti richieste economiche (ovvero non meno di 100 milioni) avanzate da De Laurentiis. Mentre l'ex Bologna, nonostante un amore mai nato con la piazza, potrebbe avere un'altra chance, il caso Mertens merita un approfondimento a sé: il contratto del belga è in scadenza nel 2020 e di rinnovo non se ne parla. Insomma, uno scenario che lascia pensare a una sola soluzione: l'addio. Invece, clamorosamente, il numero 14, che sogna l'aggancio a Marek Hamsik nella classifica dei marcatori all-time del club partenopeo, potrebbe restare all'ombra del Vesuvio per un altro anno e poi salutare a zero, magari proprio in direzione Cina come lo slovacco. LE CRESCITE - Destino opposto invece per José Callejon, vicino a prolungare la sua permanenza a Napoli fino al 2022. Lo spagnolo, pretoriano prima di Sarri e poi di Ancelotti, è in effetti uno dei pochi titolarissimi a non avere patito il cambio in panchina, che invece ha giovato a quelle cosiddette seconde linee che con l'attuale allenatore del Chelsea trovavano poco spazio. La crescita di valore più eclatante è quella di Fabian Ruiz, il cui cartellino è ora stimato 40 milioni: 8 in più rispetto all'estate. Bene anche Adam Ounas (da 7 a 10), Nikola Maksimovic (da 12 a 17) e Alex Meret (da 16 a 20), ma le note più liete riguardano sicuramente Arkadiusz Milik, Kalidou Koulibaly e Allan, ovvero 3 big che hanno confermato le attese, invertendo il trend del primo anno di Ancelotti a Napoli.