Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, arriva il giorno delle sanzioni. Dettagli e retroscena

Ai giocatori sarà decurtato il 25% dello stipendio, ad eccezione del caporivolta Allan (50%). Ma l'Assocalciatori non ci sta e medita le contromosse

Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Napoli, 25 novembre 2019 - Qualche timido segnale di ripresa sul campo c'è stato ma, a prescindere da tutto, il caos nato dopo l'ammutinamento del 5 novembre avrà conseguenze a partire da oggi, giorno della "vendetta" di Aurelio De Laurentiis. STANGATA SU ALLAN - Il modo più atroce per punire i calciatori è intaccare le loro finanze, come recita un vecchio detto ben recepito pure dal patron, il cui imminente giro di vite metterà in ballo oltre 2 milioni. Il viaggio da Los Angeles all'Italia non ha addolcito la furia del numero uno del Napoli, che in data odierna, insieme al suo entourage, procederà all'invio delle raccomandate che attiveranno il Collegio Arbitrale e soprattutto il risarcimento che toccherà il 25% di una mensilità lorda. Se questa è la sanzione base, se la passa decisamente peggio Allan che, in attesa di incassare lo stipendio di ottobre volutamente bloccato da ADL, sa già che vedrà la propria paga decurtata del 50%, per una cifra che ammonta a 200mila euro. In totale, saranno 2,5 i milioni che i giocatori azzurri non riceveranno a causa di quella gravissima ribellione che, come da previsioni, ha fatto danni dentro e fuori dal campo. Il principale responsabile è stato individuato proprio in Allan, reo anche di aver insultato (e quasi aggredito) Edoardo De Laurentiis, che nel rovente postpartita di Napoli-Salisburgo si era fatto da tramite per cercare di imporre la volontà del padre. Galeotto fu il ritiro e chi non lo ha voluto, insomma. Adesso la sparata della notte più nera dell'era ADL costerà cara ai partenopei. E non è un modo di dire. I DUE STEP DI ADL - La prima mossa di De Laurentiis senior sarà, come anticipato, l'attivazione dell'istanza di arbitrato con la richiesta di multa per violazione dell'accordo collettivo. Poi sarà avviata un'azione legale a parte per giusta causa per la lesione dei diritti d'immagine e relativi danni conseguenti patiti dal club campano in quella notte maledetta che, è proprio il caso di dire, solo ora presenterà il conto ai giocatori. Il patron non perdona, ma va detto che gli stessi riottosi non sembrano pentiti più di tanto, al punto da aver contattato i rispettivi procuratori per capire i margini per impugnare le sanzioni: il cavillo a cui aggrapparsi presso l'Assocalciatori è stato trovato e potrebbe essere il modo poco formale e tempestivo con cui il presidente ha comunicato la decisione del ritiro. Insomma, chi si aspettava il lieto fine senza un bagno di sangue è destinato a rimanere deluso.