Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli-Atalanta, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv

Capolista in campo sabato 11 marzo al Maradona. Spalletti: "Guai a pensare che lo scudetto sia vicino"

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 10 marzo 2023 - Riprendere subito il cammino dopo l'inatteso primo tonfo interno registrato contro la Lazio: per farlo il Napoli, tra l'altro ancora al Maradona, dovrà superare l'Atalanta nella partita in programma sabato 11 marzo alle 18.

Le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; Lookman, Hojlund. Allenatore: Gasperini

Orario e dove vedere la partita in tv

Napoli-Atalanta (fischio d'inizio alle 18) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da Dazn, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato Zona Dazn.

Qui Napoli

All'assenza di Mario Rui, alle prese con il secondo e ultimo turno di squalifica da scontare, si aggiunge quella dell'infortunato Hirving Lozano, che raggiunge in infermeria Giacomo Raspadori, invece sulla via del recupero. L'attacco azzurro è quindi presto fatto e senza neanche tutta questa possibilità di scelta: al centro si staglia il solito Victor Osimhen, reduce da un turno a secco in campionato, ormai una vera e propria anomalia. Ai suoi lati, a sinistra Khvicha Kvaratskhelia e a destra Matteo Politano. A centrocampo agiranno André-Frank Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka e Piotr Zielinski, insidiato da Eljif Elmas, che potrebbe essere un'idea anche per occupare la casella di Lozano. In difesa invece zero dubbi: a sinistra toccherà a Mathias Olivera, chiamato a sfatare il mito che il Napoli, senza Mario Rui, perde sempre, mentre sull'altra corsia è inamovibile Giovanni Di Lorenzo, così come al centro lo sono Amir Rrahmani e Kim Min-Jae a protezione di Alex Meret.

Le dichiarazioni di Spalletti

Vietato fare drammi dopo la sconfitta con la Lazio ma, allo stesso tempo, vietato anche considerato la questione scudetto già chiusa nonostante gli attuali 15 punti di vantaggio sull'Inter: è questo il fulcro del messaggio lanciato da Luciano Spalletti al suo Napoli alla vigilia della gara interna contro l'Atalanta. "Non dobbiamo pensare di aver già vinto il campionato: abbiamo ancora diverse partite molto dure da disputare e una di esse è quella di domani. Affronteremo una squadra che non regala nulla e contro la quale il risultato va sempre sudato: merito di Gasperini, che negli anni ha saputo dimostrare che esistono valori tecnici più importanti di quelli economici". Impossibile però non fare un passo indietro tornando al ko contro la Lazio. "Non dovremo cambiare nulla perché quella sera, a livello di atteggiamento, non abbiamo commesso errori: ci sarà solo da fare meglio in funzione dello score finale". Allo stesso tempo però inevitabilmente contro l'Atalanta per il Napoli c'è il rischio che si riproponga un canovaccio simile di partita: non secondo Spalletti. "La Lazio ha giocato in un fazzoletto di campo, mentre i nerazzurri ti concedono degli spazi pur essendo molto più aggressivi uomo su uomo. Sarà proprio questa l'insidia maggiore per noi: in alcuni momenti - continua il tecnico toscano - si potrà pensare di aver trovato la chiave per gestire il loro calcio, ma poi con la fisicità che si ritrovano ci obbligheranno ad alzare i ritmi". Insomma, almeno in linea teorica Spalletti ha ben chiara la portata dell'ostacolo da superare: il secondo in ordine temporale in un mese di marzo che potrebbe essere cruciale nell'economia della stagione. "Invece di parlare del futuro preferisco concentrarmi sul presente e appunto sull'Atalanta, che sarà tutt'altro che una formalità".

I singoli

A testimoniarlo anche la gara di andata, risolta in rimonta da Osimhen ed Elmas, con quest'ultimo che alla luce delle diverse assenze nel reparto avanzato potrebbe candidarsi per una maglia da titolare. "Potrebbe essere una soluzione perché è un giocatore fortissimo, uno di quegli elementi che un allenatore vorrebbe sempre a prescindere dal minutaggio". Più improbabile invece che abbia una chance, almeno dall'inizio, Ndombele: più per meriti dei compagni di reparto che per demeriti propri. "E' un centrocampista molto forte e solo i risultati e le prestazioni di elementi come Anguissa e Zielinski lo hanno relegato spesso in panchina. Domani però potrebbe tornarci utile grazie alla sua forza fisica, l'ideale per scrollarsi di dosso determinate marcature". Un'assenza sicura è quella di Mario Rui, l'autentico talismano del Napoli. "Preferisco parlare di chi c'è, come Olivera, che contro la Lazio ha disputato una grande partita. So che i giudizi tendono a cambiare rapidamente e un esempio è proprio Mario Rui: fino a pochi anni fa era uno dei giocatori più contestati - continua Spalletti - e oggi lo vedo finalmente ricevere la considerazione che merita. Poi è chiaro che lui e Olivera siano due giocatori con caratteristiche diverse, ma le mansioni in campo, come l'accentrarsi o meno, dipendono pure dall'avversario". Di sicuro le scelte di domani risentiranno anche dell'approssimarsi dell'impegno di Champions League contro l'Eintracht Francoforte: forse non per Spalletti. "Si tende a sottolineare lo schieramento di una squadra, ma io preferisco ragionare a sensazioni e quelle che ho, a prescindere da chi giocherà, sono molto positive". Infine un commento sulle condizioni del lungodegente Raspadori. "Sta lavorando benissimo ma per il suo rientro sarà necessario fare delle valutazioni".

Qui Atalanta

A proposito di lungodegenti, in casa Atalanta ad Hans Hateboer in infermeria si aggiunge Teun Koopmeiners, pronto a essere rimpiazzato in mezzo al campo da Ederson. Completeranno il reparto Marten De Roon, Joakim Maehle e, a sinistra, uno tra Matteo Ruggeri (in pole) e Davide Zappacosta. In difesa, a protezione di Juan Musso, ci saranno Rafael Toloi, Berat Djimsiti e Giorgio Scalvini, insidiato da José Luis Palomino. Capitolo attacco: solo panchina per Jérémie Boga, Luis Muriel e il grande ex Duvan Zapata. Gli oneri offensivi toccheranno ad Ademola Lookman e Rasmus Hojlund, innescati dalla fantasia di Mario Pasalic.

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