Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli-Lazio 0-1, decide Vecino. Prima sconfitta al Maradona per la capolista

Gli azzurri cadono a sorpresa. La squadra di Sarri conquista tre punti fondamentali nella corsa alla Champions

Vecino festeggia il gol contro il Napoli

Vecino festeggia il gol contro il Napoli

Napoli, 3 marzo 2023 - La prima sconfitta interna in campionato, la seconda in assoluto dopo quella contro l'Inter, riporta un po' sul pianeta terra il Napoli dopo i fasti degli ultimi mesi. A espugnare il Maradona è la Lazio del grande ex Maurizio Sarri, che raccoglie l'intera posta in palio per la terza volta di fila grazie a Vecino, bravo a sfruttare uno dei pochissimi errori in stagione di Kvaratskhelia. Per una volta è proprio l'idolo di casa a tradire gli azzurri, imprecisi e sfortunati quando la traversa e Provedel respingono i tentativi di Osimhen. Se le cattive notizie sono queste, le buone parlano di un bottino di ancora 18 punti di vantaggio sulle inseguitrici, che però in questo turno di campionato avranno la chance di accorciare sulla vetta della graduatoria: un evento più unico che raro.

Primo tempo

Il Napoli approccia la partita sfoderando subito un pressing sfrenato che costringe la Lazio a rintanarsi nella propria metà campo. Tuttavia, la prima occasione del match è proprio dei biancocelesti: è il 5' e un corner calciato da Luis Alberto arma l'incornata di Vecino, spazzata appena sulla linea da un grande intervento di Di Lorenzo. Gli azzurri replicano al 17' con una botta da fuori di Zielinski sulla quale Provedel si fa trovare pronto. Al 21', sull'altro fronte, Zaccagni imbuca per Milinkovic-Savic, che trova sulla sua strada il corpo di Kim: anche al 25', dal lato opposto del campo, è una deviazione a smorzare la conclusione di Anguissa, servito da un bel tacco di Osimhen. Quest'ultimo, lanciato da Lozano, si mette in proprio allo scoccare della mezz'ora: Provedel lo anticipa e smanaccia la sfera facendo calare il sipario su un primo tempo equilibrato e con una sola chance a referto, quella firmata da Vecino all'alba della frazione.

Secondo tempo

Al rientro in campo delle squadre è il Napoli a rendersi pericoloso prima con Osimhen (botta deviata in corner su suggerimento di Olivera) e poi con Kvaratskhelia (altra conclusione con il medesimo esito). Al 58' c'è ancora lo zampino di Osimhen, che si traveste da rifinitore e apparecchia per la staffilata da fuori di Zielinski che sfila di poco sul fondo. Sarri prova a cambiare qualcosa e inserisce l'acciaccato Pedro per l'evanescente Felipe Anderson e in effetti qualcosa cambia. Per la precisione il risultato, sbloccato al 67' da Vecino, che con una gran botta da fuori capitalizza al meglio un errore in fase di disimpegno di Kvaratskhelia. La contromossa di Spalletti è doppia: Politano per Lozano ed Elmas per Anguissa e proprio il macedone al 76' si propone con un'incursione in area che però frutta solo un corner, l'ennesimo della gara degli azzurri. Passano 3' ed Elmas, entrato benissimo dalla panchina, ci riprova con la stessa determinazione: Pedro salva i suoi deviando la sfera in un corner dai cui sviluppi matura una carambola in cui prima la traversa e poi Provedel respingono i tentativi di Osimhen. Dopo lo scampato pericolo, Sarri corre ai ripari e inserisce Cancellieri per Zaccagni e Cataldi per Luis Alberto, mentre Spalletti getta nella mischia Ndombele per Lobotka, Simeone per Zielinski e Zedadka per Olivera. In pieno recupero Milinkovic-Savic pareggia il conto dei legni centrando l'incrocio dei pali da punizione: un rimpianto che dura poco per i biancocelesti, i primi ad espugnare il Maradona.

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