Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan-Fiorentina 2-1: i rossoneri piegano i viola in pieno recupero

Decisiva l'autorete di Milenkovic. Prima erano andati a segno Leao dopo appena 91" e successivamente Barak

Leao (ANSA)

Leao (ANSA)

Milano, 13 novembre 2022 – Il Milan rialza la testa dopo il pari di Cremona e chiude il suo 2022 piegando non senza fatica 2-1 la Fiorentina: passati in vantaggio dopo appena 91” con il gol di un Leao tornato quello dei giorni migliori a ridosso del Mondiale, i rossoneri hanno sofferto il poderoso ritorno della Fiorentina che è stata protagonista di un lungo monologo nella parte centrale del primo tempo, ricco di intensità e qualità e culminato nel pari di Barak, arrivato anche grazie alla deviazione di Thiaw che ha messo fuori causa Tatarusanu. Nella ripresa però è arrivato il comprensibile calo dei viola e il Milan e risalito di colpi andando a più riprese viicino al vantaggio, sfiorato però, a onor del vero anche dalla Fiorentina, all’89’ con Ikoné, il cui tiro è stato intercettato in extremis sulla linea di porta da Tomori. Proprio quando il match sembrava indirizzato verso un pari che avrebbe complicato e non poco la rincorsa scudetto del Milan, è arrivato però l’episodio che ha sbloccato definitivamente la situazione: l’autorete di Milenkovic su cross del neoentrato Vranckx, che ha scatenato le proteste viola per un contatto tra Rebic e Terracciano, valutato dal VAR ininfluente.  

Le scelte di Pioli e Italiano

 

Pioli non abbandona il collaudatissimo 4-2-3-1 e, nel pacchetto difensivo davanti a Tatarusanu dà un’altra chance a Thiaw che fa reparto con Kalulu, Tomori e Theo Hernandez. Nessuna novità in mediana dove ci sono Tonali e Bennacer, mentre sulla trequarti, assieme a Krunic e Leao, gioca Brahim Diaz che prende il posto dell’infortunato Messias. In attacco, invece, torna dopo la squalifica Giroud. Modulo speculare per la Fiorentina di Italiano: davanti a Terracciano i due centrali Igor e Milenkovic con Dodò e Biraghi a occupare le corsie esterne. Madragora e Ambrabat presidiano invece il centrocampo, con il terzetto formato da Ikoné, Barak – il quale sostituisce in extremis Bonaventura, ko nel riscaldamento – Saponara, che si accomoda alle spalle di Cabral che un po’ a sorpresa viene preferito a Jovic.

 

 

 

Primo tempo

 

La partenza del Milan è bruciante: bastano infatti 91” ai rossoneri per sbloccare la situazione con Rafael Leao che a centrocampo raccoglie un’ottima sponda di Giroud, si invola verso Terracciano con uno scatto devastante dei suoi e sigla l’1-0 spedendo la palla nell’angolino più lontano e replicando di fatto alle critiche ricevute negli ultimi giorni per alcune prestazioni un po’ sottotono. La doccia è gelata ma Fiorentina rialza la testa con grande prontezza e sfiora il gol del pari prima al 4’ con Cabral, che non riesce a capitalizzare appieno un cross di Mandragora, e poi con Biraghi che all’8’ raccoglie un suggerimento di Biraghi e in area tira colpendo il palo alla destra di Tatarusanu. I viola pressano, prendono in mano il pallino del gioco con un buon fraseggio, ma al 18’ perdono Dodò, costretto al lasciare il campo per un problema di natura muscolare. Un imprevisto che non cambia comunque i piani della Fiorentina che domina sul piano del gioco e al 28’ vede i propri sforzi premiati con il gol dell’1-1 firmato da Barak che in area raccoglie il pallone dopo un batti e ribatti e segna con l’aiuto di una deviazione di Thiaw che mette fuori causa Tatarusanu. Pochi minuti dopo il pareggio, sul fronte viola c’è spazio anche per la recriminazione di un calcio di rigore per un contatto tra Kalulu e Biraghi, apparso però del tutto regolare. Pur faticando a contenere l’esuberanza dei toscani che portano tanti uomini nella metà campo d’attacco, il Milan prima dell’intervallo riesce però a farsi rivedere dalle parti della porta della Fiorentina prima con Tonali che non sfrutta un tre contro due e poi soprattutto con Brahim Diaz che a inizio recupero tenta di superare Terracciano con un leggero pallonetto che viene intercettato sulla linea di porta dall’intervento provvidenziale di Venuti.

 

La ripresa

 

I rossoneri ripartono con lo stesso piglio con cui avevano finito il primo tempo e al 50’ sfiorano il vantaggio con Giroud che, al culmine di un poderoso strappo di Brahim Diaz sulla destra, spizza di piede il pallone crossato Kalulu e costringe Terracciano agli straordinari per togliere la palla dalla linea di porta. Al 52’ è invece Theo Hernandez a impensierire i viola con un tiro dalla distanza che finisce sul fondo dopo la deviazione di Igor. Tre minuti più tardi arrivano anche i primi cambi di Pioli che inserisce Origi e Dest – che si posiziona sulla destra con Kalulu che scala al centro – al posto di Diaz e Thiaw. Il pressing è alto su entrambi i fronti, i rossoneri insistono puntando sulla catena di sinistra, mentre la Fiorentina si difende con personalità e al 60’ chiede nuovamente un calcio di rigore per un contatto tra Tomori e Ikoné, che il VAR dopo un attento controllo non concede. A 20’ dalla fine gli ospiti si rifanno vedere dalle parti di Tatarusanu con il neoentrato Jovic che “disturba” Kalulu e lo costringe a una deviazione all’indietro che per poco non beffa il portiere romeno. Ghiotta, sul ribaltamento di fronte, anche l’occasione capitata sui piedi di Giroud che in rovesciata su traversone di Leao non colpisce bene la palla e la manda sul fondo. Pioli per smuovere ulteriormente la situazione si gioca allora anche la carta Vranckx, al posto di Krunic, mentre Italiano, dopo Jovic e Duncan, getta nella mischia pure Kouamé e Terzic passando di fatto al 4-4-2. Nel finale le squadre si allungano alla ricerca dell’imbucata giusta e le occasioni non mancano: al 77’ è Leao a sprecare da ottima posizione un rimpallo favorevole e sparare il pallone alto sulla traversa viola. Pioli, al 86’, attinge nuovamente dalla panchina per l’ultimo cambio: l’innesto di Rebic al posto di Tonali, che porta al passaggio al 4-2-4, ma all’89’ è la Fiorentina a mangiarsi le mani quando Ikoné fa partire una conclusione a botta sicura intercettata a pochi passi dalla linea di porta da Tomori. A risolvere la partita e a regalare al Milan gli ultimi tre punti del 2022 è però un’autorete di Milenkovic su cross di Vranckx. Inutili le proteste viola per il lieve contatto tra Rebic e Terracciano. Al triplice fischio di Sozza è festa rossonera.