Sabato 27 Aprile 2024

Napoli, il piano per il rinnovo di Kim: nel mirino la clausola rescissoria della discordia

Il sudcoreano, che dal ritiro della Nazionale svia la questione, potrebbe svincolarsi a luglio: De Laurentiis non ci sta e prepara l'offerta

Kim Min-Jae (Ansa)

Kim Min-Jae (Ansa)

Napoli, 25 marzo 2023 - Le parole pronunciate da Aurelio De Laurentiis in occasione del Premio Enzo Bearzot 2023, assegnato tra l'altro proprio a Luciano Spalletti, hanno fatto scattare un piccolo grande allarme tra i tifosi di un Napoli ora più che mai consapevoli che, a fronte della cosiddetta offerta indecente, nessun beniamino di casa è totalmente blindato. A maggior ragione chi come Kim Min-Jae nella prima metà di luglio potrebbe svincolarsi per contratto appannaggio del mercato straniero.  

La clausola della discordia

  In questa postilla apposta la scorsa estate, quando il sudcoreano passò dal Fenerbahce al club partenopeo per 19,5 milioni, è sintetizzata tutta la massima resa degli acquisti messi a referto in quella finestra da Cristiano Giuntoli. Quello che sembrava un azzardo da propinare come erede di un certo Kalidou Koulibaly e neanche così tanto a basso costo è invece diventato in breve tempo il pilastro della difesa azzurra, la migliore del campionato con appena 16 gol incassati, di cui soltanto 2 nel girone di ritorno. Un pilastro che, come accennato, potrebbe migrare all'estero già la prossima estate dietro pagamento di una clausola rescissoria da 50 milioni esercitabile dall'1 al 15 luglio. Questo evento attualmente all'ombra del Vesuvio aprirebbe due scenari contrapposti ma altrettanto validi: da una parte si tratterebbe di una somma sul piatto molto importante per un giocatore che in fondo finora si è dimostrato all'altezza della situazione solo nell'arco di una stagione, tra l'altro quella di grazia vissuta da un collettivo al quale sta riuscendo tutto con i fiocchi. Dall'altra parte c'è però il valore indiscutibile di un difensore forte come sul mercato se ne trovano pochi: senza contare che non è detto che tutti i trasferimenti diano poi i riscontri auspicati sul rettangolo verde, il vero giudice supremo. Insomma, una serie di ragionamenti di spessore che avrà fatto evidentemente anche lo stesso De Laurentiis, che però la sua decisione, almeno con riguardo a Kim e a qualche altra colonna della rosa come Victor Osimhen, pare averla già presa: un tentativo per il rinnovo andrà fatto a stretto giro di posta.

 

La proposta di rinnovo

  Sul piatto l'adeguamento dell'ingaggio (dagli attuali 2,7 milioni a 3,5 milioni più bonus) e un nuovo contratto fino al 2028: oltre ovviamente all'eliminazione della clausola rescissoria della discordia. Un'offerta interessante ma forse non ancora sufficiente per blindare il sudcoreano, i cui agenti hanno sparato piuttosto alto chiedendo per il proprio assistito praticamente il doppio dello stipendio e tra l'altro solo come base di partenza. Come prevedibile dal quartier generale di Castel Volturno per il momento è arrivato un secco no che però, naturalmente, non chiude del tutto un capitolo che va riaperto necessariamente prima di luglio, quando le squadre interessate a bussare per il classe '96 non mancano: in pole position ormai da mesi c'è il Manchester United, ma il difensore azzurro piace parecchio anche a Paris Saint-Germain e Real Madrid. Tutti club a cui è difficile negarsi nonostante finora l'avventura di Kim al Napoli sia stata eccellente sotto tutti i punti di vista. Se il rendimento sul campo è sotto gli occhi di tutti, quello che può spiccare meno in un contesto in cui notoriamente sono gli attaccanti a rubare la scena è il feeling nato subito con la piazza: forse meno chiacchiere e teatralità di qualche suo illustre predecessore, ma più fatti e sostanza da parte di uno stopper che unisce bene le prerogative del ruolo di una volta (marcatura a uomo, ottimo stacco di testa ed entrate ruvide quando necessario) a quelle chieste dal calcio di oggi (costruzione dal basso, pressing alto sul portatore di palla avversario e leadership per l'intera squadra).

 

Le dichiarazioni di Kim

 

 

  Proprio Kim, dal ritiro della sua Nazionale, si è espresso sulla questione mercato: senza tralasciare il discorso campo, vicino a regalargli traguardi impensabili fino a pochi mesi fa. "Le indiscrezioni e le voci non mi interessano perché non sono vere. Sono ormai diversi anni che si parla frequentemente di me in ottica mercato, ma io non voglio saperne nulla: preferisco restare concentrato sulle partite che mancano e non subire così alcuna influenza". Anche da queste dichiarazioni si evincono la tempra e la personalità di un giocatore quasi d'altri tempi in un mondo, quello del calcio attuale, in cui notoriamente si pensa più al futuro che al presente. "Insieme alla squadra lavoriamo sodo per mantenere il ritmo in campionato e, nello stesso tempo, per imparare molto. Ci sono ancora tante partite da disputare: serve quindi restare focalizzati sul campo - continua Kim - e farlo senza neanche pensare solo allo scudetto, perché la stagione è ancora lunga e non sappiamo cosa potrà riservarci". Infine un altro (importante) pensiero sul discorso calciomercato: quasi come a voler spegnere sul nascere le voci che lo vedono prossimo a trasferirsi in un club di blasone mondiale e, in generale, in rampa di lancio per partire ancora. "Se si dà uno sguardo ai miei movimenti in carriera si noterà che sono spesso andato in squadre che fino a quel momento non erano state neanche menzionate. Questo è un altro motivo per cui, nel mio caso, è meglio non dare ascolto alle voci che circolano e concentrarsi sul campo". Difficile aspettarsi qualcosa di diverso da chi ha tatuato sul petto un enorme 'Carpe diem' che la dice lunga sul modo di concepire il calcio e la vita. Forse non il massimo per un presidente come De Laurentiis che preferisce avere sempre tutto sotto controllo ma, allo stesso tempo, neanche una cattivissima notizia se si pensa a quel recente passato azzurro fatto di senatori che si presentavano con fin troppo frequenza agli uffici di Castel Volturno per bussare a denaro. Ecco: Kim non sarà forse il massimo a dare a tifosi e piazza le 'sviolinate' sognate, con la chimera di eliminare subito la clausola rescissoria, ma difficilmente diventerà uno di quei big pronti a chiedere sempre aumenti di stipendio. Procuratori permettendo.

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