Torino, 18 maggio 2019 - Andrea Agnelli l'ha definita la decisione più sofferta da quando è al comando della Juventus. E le sue parole sono state seguite anche dai fatti: tanta commozione, quasi lacrime, nel salutare Massimiliano Allegri, omaggiato con una maglia celebrativa dal presidente, che ne ha elencato vittorie e record. Tanti aneddoti sono emersi, a cominciare da quello legato a quando il numero uno bianconero ha di fatto capito che il tecnico livornese un giorno si sarebbe seduto sulla panchina della Vecchia Signora. Ma soprattutto è venuto fuori il rapporto di stima reciproco fra datore di lavoro e dipendente.
Andrea Agnelli: Questi sono stati cinque anni vissuti con stima, affetto, condivisione, sconfitte, ma soprattutto tante vittorie. Ho splendidi ricordi personali e sportivi che mi legano a lui.: la grande rimonta del 2015/2016, o il duello con il Napoli.
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Un rapporto per il quale Agnelli si è addirittura sbilanciato utilizzando il termine amicizia. Insomma, è un momento di tristezza per entrambi. Un po' di più però per Allegri, che ha dovuto incassare la scelta della società, maturata dopo l'eliminazione dalla Champions League. "Quando al termine della partita persa con l'Ajax ho detto che Max sarebbe rimasto, ero sincero - sottolinea il presidente -. Poi c'è stato un percorso di un mese in cui sono state fatte delle analisi e delle riflessioni su determinati temi. Siamo giunti alla conclusione che era il momento giusto per chiudere uno dei cicli più straordinari della storia della Juventus".
Agnelli-Allegri, la conferenza stampa integrale
Il "grazie" sul profilo twitter della Juventus
Cinque stagioni insieme 🗓🗓🗓🗓🗓 Undici trofei 🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆 Grazie di tutto, Massimiliano Allegri! 👏👏👏👏👏#GrazieAllegri pic.twitter.com/daACXhhGw3
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Le parole di Massimiliano Allegri
Allegri ha accettato serenamente, anche se il dispiacere ovviamente non manca. Lo si evince dalla sua voce spesso rotta dall'emozione del momento e del ritrovarsi di fronte in sala stampa non solo ai giornalisti, ma anche ai suoi giocatori. "Ringrazio davvero tutti. Lascio una squadra che ha le potenzialità per ripetersi in Italia e per fare un grande cammino in Champions. I rapporti sono straordinari sia con Andrea (Agnelli, ndr), che con Fabio e Pavel (Paratici e Nedved, ndr) e la società è super organizzata. In questi anni siamo cresciuti tutti insieme. Domani sera dobbiamo festeggiare lo Scudetto e l'addio ad Andrea Barzagli. Se ho chiesto una rivoluzione della rosa? No, a quello non ci siano nemmeno arrivati. Avevamo capito prima che era meglio salutarsi. Futuro? Vedremo. Una pausa magari mi fa anche bene. Poi magari a metà luglio mi verrà voglia di tornare in campo. Valuterò le eventuali proposte".
Massimiliano Allegri: "Nella vita in tutti gli ambiti ci sono categorie. E se qualcuno non vince mai, ci sarà un motivo..."
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Massimiliano Allegri: "Mi son sentito juventino da subito. Lo ero da giovane, mi chiamavano 'gobbo'. Esserlo, significa far parte di una famiglia con oltre 120 anni di storia. Stare qui mi ha cresciuto".
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Il nuovo allenatore
Sul nome o il profilo del prossimo allenatore della Juventus, Agnelli non ha invece voluto nemmeno rispondere. Doveroso: oggi era la giornata di Allegri. E lo sarà anche domani contro l'Atalanta, quando l'Allianz Stadium gli dedicherà il meritato tributo.