Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter-Juve, Chiellini e Allegri esaltano Ronaldo. Spalletti: "Fosse per me resterei"

Le voci dagli spogliatoi di San Siro al termine del derby d'Italia numero 172

Spalletti e Allegri

Spalletti e Allegri

Milano, 27 aprile 2019 - Si conclude senza vincitori né vinti il derby d'Italia numero 172. Bello quanto illusorio il vantaggio dell'Inter firmato da Nainggolan. Altrettanto spettacolare e decisiva per l'1-1 finale la rete di Cristiano Ronaldo, al 600esimo centro in carriera con una maglia di club. "Con Cristiano parti sempre 1-0: è un fuoriclasse che anche nei prossimi anni aiuterà la Juventus a vincere - lo esalta Giorgio Chiellini - Dobbiamo toglierci di dosso il pensiero di quello che poteva essere e che invece non è stato. E queste grandi partite ci aiutano a farlo. Nel secondo tempo si è vista la vera Juve, che ha dominato questo campionato e che anche stasera ha dimostrato di essere la squadra più forte d'Italia".

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L'ALLEGRI PENSIERO - "Ronaldo? E' importante averlo con noi - sottolinea Massimiliano Allegri - Prima del gol ne aveva sbagliato un altro: da quel momento ha reagito e per lui è cominciata un'altra partita. Nel primo tempo abbiamo subito soprattutto sulle palle inattive - fondamentale dove l'Inter è forte - mentre nella ripresa abbiamo fatto bene. Bisogna fare i complimenti i ragazzi, anche perché siamo in difficoltà dal punto di vista numerico. Dopo l'1-1 abbiamo smesso di allargare il gioco, poi bisogna migliorare nella qualità dei passaggi, perché stasera ne abbiamo sbagliati davvero tanti. Dove può arrivare Kean? Dipende da lui. Deve avere equilibrio per continuare a crescere. Lui è uno che ti allunga la squadra e penso che abbia fatto una buona mezz'ora".

PAROLA A SPALLETTI - Soddisfatto per la prestazione della sua Inter è Luciano Spalletti. "E' stata una bella gara durante la quale entrambe ci hanno provato. Nel primo tempo siamo riusciti a renderci insidiosi diverse volte, poi segnare non è mai facile. Purtroppo nella ripresa abbiamo perso qualche pallone di troppo e la qualità del nostro possesso si è abbassata - il pensiero del tecnico nerazzurro - In quei momenti bisogna essere bravi a fare blocco davanti all'area di rigore. Futuro? Ho 60 anni, alleno da 25, non è un problema continuare o meno, deciderà la società. Fosse per me rimarrei 100 anni, avete visto la tifoseria stasera e l'emozione di entrare in un stadio glorioso come San Siro. Alcuni miei pensieri sono stati mal riportati, l'Inter deve scegliere il meglio. Differenza con la Juve? Sono stati veramente forti".