Mercoledì 24 Aprile 2024

Cristiano Ronaldo, il tempo stringe

Da Messi alla Juve: Ronaldo rischia il sorpasso nelle gerarchie di Sarri

Cristiano Ronaldo (foto Alive)

Cristiano Ronaldo (foto Alive)

Bologna, 4 dicembre 2019 - Sette voti sono un nulla, un filo sottilissimo su cui cammina il destino. Sette voti ti cambiano la vita. Quella di Messi, che per sette, tiratissime preferenze ha staccato il biglietto destinazione leggenda, col sesto Pallone d’oro in valigia. Ma quei sette voti cambiano anche la vita dello sconfitto: no, non Van Dijk, lui è semplicemente il secondo classificato. Lo Sconfitto vero è Cristiano Ronaldo, l’uomo che misura la sua vita nello specchio del suo nemico. Quei sette voti sono sette schiaffi all’orgoglio del portoghese, che sanguina rabbia e frustrazione. Il sorpasso di Messi, sull’auto targata France Football, chiude un periodo nero per CR7, mai come in queste settimane costretto a confrontarsi col tempo che passa e gli altri che lo superano (o si avvicinano). Lionel, in senso assoluto. Dybala, in senso Juve. Il suo mondo rovesciato in poche settimane: le due sostituzioni di fila con una Juve ancora in ballo e i compagni a prendersi la scena. Insopportabile, tanto che con il Milan non è neanche rimasto a guardare: come una realtà che non si vuole accettare.

Eppure la realtà ora è questa: Ronaldo vive un momento di grande appannamento fisico, che sta trascinando se stesso nel vortice della frustrazione, e la Juventus nell’equivoco di scelte non dettate dal merito (vedi panchina di Dybala contro il Sassuolo). Certo, per uscire da queste sabbie mobili dell’ego, al portoghese cinque volte Pallone d’oro basterebbe poi poco: un paio di gol pesanti nelle partite pesanti, e il petto che torna a gonfiarsi come i supereroi. Il punto, però, è: quando tornerà a colmare con gol e numeri quello spazio che divide il campione dall’extraterrestre? Perché al momento, Ronaldo è 'solo' un campione: e i campioni possono spostare le partite, ma non spostano la storia. Quello lo fanno gli extraterrestri. E la Juve - che di campioni ne ha in abbondanza - ha bisogno del suo extratterrestre: per risorpassare l’Inter (marziana) di Conte e per afferrare quella Champions che per natura si nega ai comuni mortali.

Pallone d'Oro, le sorelle di Ronaldo scatenate. "Van Dijk frustrato. Perché Messi?"

Dov’è finito Ronaldo? Se lo chiedevano lunedì sera al teatro Chatelet di Parigi, mentre veniva apparecchiata la festa per l’Altro. "Perché era in gara?", chiedeva Van Dijk, scatenando la reazione della famiglia del portoghese. "Certe persone vivono nella frustrazione: caro Virgil, quando vincerai un po’ di titoli che ha vinto Cristiano, allora potrai sederti al suo tavolo", il coro di Katia ed Elma in difesa del loro Grande fratello. Dov’è finito Ronaldo? Se lo chiede soprattutto Sarri che ha tanta scelta e poco tempo da perdere: Dybala, appunto, Higuain, Douglas Costa, Ramsey, Bernardeschi, il rientrante Rabiot e pure Cuadrado. Sette possibilità oltre CR7. Tutta colpa o - se ci sarà la reazione - tutto merito di quei sette voti. Sette, come i gol segnati fin qui da Ronaldo in un avvio di stagione mai così arido nei precedenti dieci anni. Sette come le partite che, dalla porta degli ottavi, portano fino in fondo alla stanza dei sogni. Sette come CR7, quello vero chiaramente.