Domenica 5 Maggio 2024

Vinitaly 2023, la terza giornata. Record di top buyer da 68 nazioni

Oltre 10mila appuntamenti d’affari già fissati prima dell’inizio della rassegna tra aziende e professionisti del comparto, grazie al sistema di matching online.

Verona, 4 aprile 2023 - Una terza giornata di Vinitaly a gonfie vele. Dove le oltre quattromila aziende presenti continuano, tra i padiglioni della fiera, a condurre un percorso all’insegna del business. Una filiera a tutti gli effetti strategica per l’economia del Paese, dove le singole regioni presentano i loro prodotti migliori e puntano a intensificare, sempre di più, il legame tra territorio e consumatore finale. Il numero di operatori attesi soltanto dall’estero conta di superare le 25mile presenze, da oltre 130 paesi (dato 2022).

Ma intanto, è già record con 1.000 top buyer da 68 nazioni in arrivo a Verona: un contingente di super-acquirenti selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con ICE Agenzia, cresciuto del 43% rispetto all’anno precedente.

Un’edizione di Vinitaly, quindi, a tutto business, con oltre 10mila appuntamenti d’affari già fissati prima dell’inizio della rassegna tra aziende e professionisti del comparto, grazie al sistema di matching online. Vinitaly, infatti, anche quest’anno fa rima con innovazione, incontri e Made in Italy. Ma anche con arte ed economia.

La mostra

L’etimologia della parola cultura, infatti, deriva dal latino colere, ovvero coltivare: l’ennesima conferma che anche il vino può essere arte e, anche l’arte, può avere come protagonista il vino. Così come accade nella mini-mostra ‘Bacco Divino’ allestita all'interno dello spazio “Italia - Spazio espositivo” nel padiglione del Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), che ha come protagonisti due celebri affreschi, il “Bacco” di Guido Reni e quello di Caravaggio: il primo è un sorridente bambino - un giovanissimo Bacco, per l’appunto - con la sua caratteristica ghirlanda di foglie di vite e grappoli d'uva rossi e bianchi di varie specie, coperto da una pelle d'animale che ci ricorda la sua esistenza silvana.

Il secondo, invece, venne eseguito da Caravaggio in età relativamente giovanile: Bacco è a fianco a una cesta ricolma di frutta. Il secondo, invece, venne eseguito da Caravaggio in età relativamente giovanile: Bacco è a fianco a una cesta ricolma di frutta, in parte lucente e in parte già ammaccata, una chiara allusione al tempo che passa. Dagli Uffizi fino ai padiglioni di Veronafiere, l’arte continua così ad attirare appassionati e turisti anche durante la terza giornata in programma, che sotto il cielo di Verona dà vita a un piccolo museo aperto, dove la cultura e la passione per il vino è “a domicilio”.

La ricerca

Calice dopo calice, anche i numeri giocano un ruolo fondamentale in questa partita: a emergere durante la terza giornata del Vinitaly, sono infatti ulteriori cifre. I dati dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly sottolineano, infatti, come in un mercato export trainato dagli spumanti (+6% i volumi nel 2022), in cui i bianchi fermi (+1,3%) e i rosati hanno tenuto, il vino rosso in Italia 'soffre' (-4,3% le quantità esportate), con cali evidenti in particolare nei principali Paesi della domanda (Germania a -5%, Usa -6% e UK -8%).

Ma la ricerca non nasconde alcune sorprese: le categorie premium (da 6 a 9 euro/litro in cantina) e superpremium (oltre i 9 euro) conquistano quote di mercato molto importanti negli ultimi 12 anni. Per esempio, nel 2010 i prodotti sotto i 6 euro rappresentavano a valore i due terzi del mercato; oggi l'inversione di tendenza, con gli over 6 euro al 60% delle vendite. In poco più di 10 anni la crescita del segmento di fascia alta, che vale ora 1,9 miliardi di export, è stata del 200%. Si sta quindi assistendo a “un cambiamento importante del posizionamento del nostro prodotto - precisa l'ad di Veronafiere, Maurizio Danese - il mondo chiede calici in grado di evocare l'italianità e noi abbiamo le potenzialità di assecondare al meglio questa richiesta di mercato. Il futuro dei nostri rossi passerà anche, necessariamente, dalle piazze emergenti asiatiche, tornate in forze a questo Vinitaly a partire dalla Cina. Dal Dragone sono infatti 130 i top buyer che ospitiamo, a cui si aggiungono operatori della domanda provenienti da 17 Paesi dell'Asia”.