di Riccardo Galli
Franco Uncini vive il suo primo Mondiale da ex. Ex responsabile della sicurezza dei piloti. Del ‘rapporto’ piloti-piste (tema particolarmente d’attualità dopo gli incidenti di Bagnaia e Bastianini a Barcellona), ma proprio a Misano tornerà a ricoprire una carica ufficiale.
"Sono steward panel appeal", sottolinea con orgoglio. Ruolo, questo, dove esperienza e carisma sono qualità essenziali, magari da mettere in pratica in caso di proteste o appelli, davanti a episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento.
"E comunque – riprende Uncini –, visto che è il primo anno che mi posso godere la stagione da… fuori, senza più un ruolo istituzionale, adesso lo posso dire liberamente: ma quanto è bello vedere come funziona ed è forte il made in Italy del motociclismo".
Stregato da Bagnaia?
"Questo è ovvio. Ma trovo stupende anche un altro paio di cose. Il binomio vincente Pecco-Ducati, moto italiana con pilota italiano e le grandi emozioni che sta regalando Aprilia”.
Tutto il resto è… noia?
"Tutto il resto è incredibile. Torno indietro di qualche anno, rivedo che cosa erano e come volavano le moto giapponesi e immaginare che l’Italia sarebbe diventata la casa bella e forte del Motomondiale, non lo avrei pensato neppure per scherzo".
Dunque il pienone di Misano…
"Misano è un appuntamento unico. La pista è interessante, magari non la più spettacolare, ma la struttura, l’organizzazione praticamente perfetta e la location, lì, a due passi da Rimini, Riccione, Cattolica, rende la gara di Misano una delle più attese e vissute di tutto il Mondiale".
Dunque, un’altra vittoria... italiana?
"Ma certo. L’Italia, con Misano e il Mugello può vantare due piste ed eventi che tutti ci invidiano".
Uncini, a chi darebbe l’Oscar del 2023?
"Pecco, lo ripeto, è fortissimo e ha vinto il titolo 2022 portando a casa una stagione che all’inizio era stata problematica. Se poi devo dire chi è la bella sorpresa di questa stagione, io dico Bezzecchi. E’ un pilota micidiale. Ha già vinto e non ha vinto per caso. Ha grinta, carattere ed è anche un bravo ragazzo".
Domanda secca: l’epopea di Marquez è davvero finita?
"No, Marc c’è ancora e saprà ripartire. In queste ultime stagioni è stato colpito da una serie incredibile di situazioni sfortunate e adesso ha deciso che non vale più la pena di cadere e rischiare per una Honda che da anni deve migliorarsi".