Lunedì 6 Maggio 2024

Realtà Aumentata, ecco come plasmerà l'edilizia

Tra i vantaggi, la riduzione di errori e interferenze, e l'ottimizzazione di tempi e costi

Entro il 2024, 1,7 miliardi di dispositivi mobili utilizzeranno la Realtà Aumentata

Entro il 2024, 1,7 miliardi di dispositivi mobili utilizzeranno la Realtà Aumentata

Smart TV, smartphone, smartwatch e, ora, anche cantieri smart. Gioie e dolori dell'inesorabile progresso della tecnologia, specialmente quella immersiva - capace di migliorare significativamente l'esperienza dell’utente finale - offerta dall'AR, dall'inglese Augmented Reality: cioè, Realtà Aumentata. In questo contesto, l'ambiente vero e proprio non muta, né viene alterato, ma anzi arricchito di dati generati digitalmente, che amplificano l'interazione con gli oggetti circostanti. Il suo utilizzo è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, in ogni settore, al punto che si stima che entro il 2024 ci saranno circa 1,7 miliardi di dispositivi mobili che utilizzeranno l'AR in tutto il mondo. Restringendo il campo all'edilizia, in un primo momento ha interessato l'interior design (con il lancio di IKEA Place nel 2017), mentre più recentemente è stata sfruttata in abbinamento al modello BIM, tanto che si parla oggi di Augmented Reality Construction, dove la progettazione integrata consente di arricchire virtualmente il pacchetto informativo. Per operai e team di progettazione tutto ciò si traduce in significativi risparmi in termini di tempo e costi, in un'approfondita comprensione delle relazioni spaziali dell'opera, calcolando accuratamente le dimensioni e visualizzando in modo completo il progetto, nell'identificazione (e quindi correzione) di eventuali errori o interferenze e in una maggiore rapidità nelle decisioni direttamente in loco. Ci sono però anche dei limiti, dettati soprattutto da una generale e insufficiente formazione in materia e dagli elevati costi di implementazione.