Mercoledì 24 Aprile 2024

Sanremo, le superpagelle del Festival

Carlo Conti e Will Smith (lapresse)

Carlo Conti e Will Smith (lapresse)

CARLO CONTI - Conti torna al vecchio, che in Riviera vuol dire “classico”, recuperando i ritmi di Corrado e i tempi di Pippo Baudo. Il pubblico apprezza. Renzi (dicono) pure. Voto: 8

ARISA - Venusiana piovuta sulla terra e subito rotolata dalle scale senza perdere però un grammo del suo surrealismo. Sapesse leggere il gobbo arriverebbe alla sufficienza. Voto: 5

EMMA - Messi da parte i musi lunghi da “stronza rock’n’roll”, parole sue, Emma ci prova ad essere simpatica. Ma le manca l’umiltà necessaria per essere convincente. Voto: 4 e mezzo

ROCÌO MUNOZ - La bella dalla lacrima facile (e il fidanzato famoso) fa la sua parte con dignità ed esce a testa alta dalla settimana festivaliera. Voto: 6

ALESSANDRO SIANI - Se a fare notizia è la battuta rivolta ad un fan sovrappeso entrando in scena, significa che quel che viene dopo non lascia molto il segno. Voto: 6  

TIZIANO FERRO - Promozione in smoking del suo tour negli stadi. Canta un paio hit e un nuovo brano, “Incanto”, che fa rimpiangere largamente gli altri due. Voto: 6 

PILOBOLUS - L’alto del Festival sta nelle formidabili ombre cinesi dei danzatori americani, il basso nella camminata di Arisa. Voto: 8

BIAGIO ANTONACCI - Biagio fa Biagio e non sbaglia. Vetrina per il suo ultimo album, ma di qualità. Voto: 6 e mezzo

ROCCO TANICA - La sorpresa comica del festival. Rassegna stampa tutta da ridere che provoca qualche mal di pancia a Giani Ippoliti, ma se ne farà una ragione. Voto: 8

PINTUS - Il comico che non fa ridere. Amato dai bambini, un po’ meno dagli adulti, sfida per venti minuti il silenzio imbarazzato dell’Ariston. Voto: 4 e mezzo

CHARLIZE THERON - Bellissima, un po’ algida; grandi risate e poche parole. All’Ariston non ha lasciato il segno in cui speravano tutti. Voto: 5

LUCA & PAOLO - Con la loro dissacrante “Rip Parade” dividono l’Italia. La vera satira non carezza mai il pelo per il verso giusto. Anche a Sanremo. Voto: 7 e mezzo

SPANDAU BALLET - Il tempo passa per tutti. Ma un attimo di nostalgia Tony Adley & Conmpagni lo regalano lo stesso. Voto: 6 e mezzo

ANTONIO CONTE - Legnoso come in un tackle a vuoto, teso come prima di un incontro con il Real Madrid, concede allo show il minimo sindacale. Voto: 5

GIOVANNI ALLEVI - Vetrina per il nuovo album ottenuta in cambio della partecipazione alla commissione selezionatrice del Festival. Voto: 6

VIRGINIA RAFFAELE - Intelligente, brillante, spiritosa, bella, diverte quando imita la Vanoni, travolge nei panni della centralinista del call center. Voto: 8

THE AVENER - Con la sua dance ha fatto ballare l’Ariston, risvegliando a notte fonda una sala in catalessi.  Voto: 8

PFM - Nabucco versione rock. Fa un po’ impressione trovare i cognomi di Mussida e Di Cioccio vicino a quello di Verdi, ma amen. Voto: 6 e mezzo

GIANNA NANNINI - Fa il juke-box anni Sessanta, ma canta peggio di Raf con la bronchite. Provaci ancora, Gianna. Voto: 5

GIORGIO PANARIELLO - Vestendosi da Renato Zero versione San Valentino, prova a vincere facile cercando l’applauso a buon prezzo. Senza tralasciare una morale alla Benigni. Voto: 6+

WILL SMITH - Alla sua seconda esperienza sanremese, si conferma uno delle superstar più in sintonia con il Festival. Va pure sul terrazzo a salutare il popolo di Mollica. Voto: 8

ED SHEERAN - E’ uno dei pochi ospiti musicali internazionali a passare prima della mezzanotte, limitandosi a fare passerella. Voto: 6 e mezzo