Giovedì 25 Aprile 2024

In Volo da Sanremo all'Europa. "Noi vecchi? Il popolo è con noi"

I tre vincitori: "Rispettiamo chi ci critica, ma vogliamo essere rispettati"

Sanremo, trionfa Il Volo (LaPresse)

Sanremo, trionfa Il Volo (LaPresse)

Roma, 16 febbraio 2015 - "... MA IL POPOLO è con noi" sbotta a notte fonda, con veemenza da “reuccio”, Gianluca Ginoble, il bello del Volo, evocando per un attimo le singolar tenzoni dei Sanremo in bianco e nero di Claudio Villa. Il ritorno alla canzone di genere, sancito dalla vittoria dei tre ragazzi, risveglia nel Festival gioie e mal di pancia. "Non possiamo piacere a tutti e rispettiamo chi ci critica, ma speriamo di essere rispettati anche noi" vibrano le tre voci all’unisono. "Dicono che noi e il nostro genere siamo vecchi, ma è più vecchio pensare una cosa del genere che farla". Il 20 febbraio con tutta probabilità Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, 61 anni in tre, saranno al fianco di Raffaella Carrà davanti alle telecamere di “Forte Forte Forte”, mentre per primavera è in preparazione un grande concerto romano alle Terme di Caracalla con le riprese della rete americana Pbs. Accantonata invece, per il momento, la fiction su loro stessi che gli era stata proposta dalla Rai. Intanto Il Volo, in partenza oggi per Abu Dhabi, dovrà anticipare (probabilmente al 2 maggio) il concerto all’Arena di Verona già fissato per il 21 e quindi concomitante con quell’Eurovision Song Festival a cui, in base al regolamento del Festival, accede di diritto.

Soddisfatti di “Grande amore”? Ginoble: "In 3 giorni su YouTube ha totalizzato 1 milione di visualizzazioni. Cifra che parla da sola. Al Festival sono voluto venire io, mentre il pezzo l’ha scelto Piero".

Prossima fermata: Vienna. Boschetto: "Andiamo all’Eurosong con la stessa convinzione con cui abbiamo affrontato tre anni fa ad Oslo il concerto per il Premio Nobel. In questi cinque anni abbiamo pensato soprattutto a consolidare il nostro successo in America, ma ora vogliamo partire da Sanremo alla conquista dell’Italia e dell’Europa".

Con che animo siete saliti sul palco dell’Ariston? Ginoble: "Non vedevamo l’ora di mostrare agli italiani chi eravamo, ma le critiche non sono state clementi nei nostri confronti. Il popolo ha dimostrato però di stare dalla nostra parte".

Sbaglia chi vi considera dei cantanti lirici in prestito al pop? Boschetto: "Non ci siamo mai sognati di cantare l’opera e pensiamo che sarebbe grottesco se pensassimo di cantare lirico, magari con sotto una musica hard rock. Noi puntiamo sull’operatic pop. Evochiamo un mondo, offriamo dei sapori". 

Soddisfatti della cover di “Ancora” eseguita giovedì? Ginoble: "A chi non è piaciuta la nostra rielaborazione del classico di Edoardo De Crescenzo vada ad ascoltare la versione del disco, con 30 secondi in più di durata e l’assolo di Stefano Di Battista fa tutta un’altra impressione".

Il disco esce domani. "S’intitola “Sanremo grande amore” ed è un ep. Dove, proprio per sottolineare la nostra vocazione pop, oltre a “Grande amore” ed “Ancora” cantiamo “L’immensità” di Don Backy, “Vacanze romane” dei Matia Bazar, “Romantica” di Renato Rascel, “Piove” di Domenico Modugno e “Canzone per te” di Sergio Endrigo".