Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Aprilia raddoppia per lasciare il segno

Il leader Rivola: "Vogliamo fare meglio dell’anno scorso, con il team satellite avremo più informazioni a disposizione"

di Riccardo Galli

"Vogliamo fare meglio del 2022. La nostra crescita è innegabile, tanto quanto la rapidità con cui siamo migliorati. Si aggiungerà l’impegno con il team satellite: avremo molte più informazioni a disposizione, sarà anche un banco di prova importante per la nostra capacità organizzativa. Ci siamo preparati bene, abbiamo una motivazione altissima".

Massimo Rivola, numero uno di Aprilia, parla così. E di fatto piazza volentieri e con orgoglio la RS-GP 2023 lì, accanto alla Ducati che punta al bis-mondiale. L’Aprilia, insomma, c’è e questo rende l’attesa attorno alla stagione ancora più elettrizzante. Un duello tutto italiano, fra le due case italiane, potrebbe concretamente essere il contorno di un Mondiale in grado di riscrivere la storia del motociclismo.

Rivola parla di “motivazione altissima”, ma il concetto serve bene a raccontare quali saranno le ambizioni di un’Aprilia che nel 2022, tra fine estate ed inizio autunno, era davvero già pronta a sferrare una zampata (mondiale) alla stagione. Bella, a tratti entusiasmante, la cavalcata di Aleix Espargaro. Meno concreta e brillante quella di Viñales. Ecco, è nella revisione del 2022 dei due piloti che la RS-GP potrà andare a dire la sua dalle parti di Bagnaia e magari mettere definitivamente all’angolo le corazzate giapponesi, ovvero Honda e Yamaha. Espargaro, dicevamo, è la foto più chiara del progetto Aprilia. Progetto nato, rilanciato e fatto crescere da Rivola e Romano Albesiano e che, step dopo step, ha riportato la casa di Noale nelle parti pregiate della classifica mondiale.

Espargaro è un pilota forte, sa dove e come dove spingere e ottenere il massimo dalla RS-GP e sa anche che il 2023 sarà il suo anno da dentro o fuori. Vederlo fra i top di ogni gara potrebbe non essere una sorpresa ma una consuetudine.

Quindi Viñales. Ora conosce bene, benissimo, pregi e difetti della sua Aprilia. Ha sofferto l’inserimento nel nuovo team, ha reagito e alla fine si è cucito addosso il ruolo di protagonista. Punta tutto sul nuovo anno, il campione spagnolo e sulle sue motivazioni (tanto per ribadire il concetto di Rivola), il team vede un ulteriore scatto in avanti rispetto alla stagione scorsa. Viñales, in altre parole, può rappresentare quel gradino in più che Aprilia può salire con la determinazione di chi è consapevole di poter scalare la montagna più alta. Quella che porta al titolo.

E poi Aprilia, per il primo anno, si presenta al via anche con il team satellite. Oliveira e Fernandez avranno la RS-GP 2022, quella moto che, come detto, lo scorso anno aveva fatto sognare. Bravi ragazzi e soprattutto ottimi piloti, per un gioco di squadra con il team factory, che potrà stupire. Tutti.