Venerdì 26 Aprile 2024

Obiettivo seconda stella

Mercato cominciato per puntare subito al ventesimo scudetto

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di Giulio Mola

L’attaccante Divock Origi (a parametro zero, quadriennale da quattro milioni di euro a stagione) tanto per cominciare. E poi innesti in difesa e a centrocampo, di qualità e seguendo una saggia politica societaria che da tempo ha deciso di investire sui giovani. E questo a prescindere dal probabile passaggio di consegne fra Elliott e il fondo RedBird. Si va avanti nel segno della continuità, dunque, e l’assalto alla seconda stella (un altro meraviglioso e affascinante derby con l’Inter) è già iniziato.

Vero, gli eventuali nuovi azionisti di maggioranza diranno la loro, ma nulla verrà stravolto. E fgli uomini-mercato Paolo Maldini e Ricky Massara hanno le idee chiarissime. Già da alcuni giorni lavorano su due tavoli: da una parte definire trattative ben avviate, dall’altra “blindare“ giocatori fondamentali. Theo Hernandez ha rinnovato da tempo, ora toccherà a Bennacer e soprattutto a Leao. Il prolungamento fino al 2026 col giovane talento portoghese (scadenza di contratto nel 2024) è un punto di partenza fondamentale per tutti. Per convincere l’attaccante verrà proposto un rinnovo a circa 5 milioni a stagione (più del triplo rispetto a quanto guadagna ora). Senza dimenticare che c’è una clausola rescissoria da 150 milioni che fa stare tutti tranquilli. Per ora.

Detto dell’ex attaccante del Liverpool Origi, che da mesi era nel mirino della dirigenza rossonera, c’è anche un piano concreto per coprire alcuni ruoli scoperti. Con la partenza degli svincolati Kessie e Romagnoli si vengono a creare due buchi in mediana e nel reparto arretrato. Perciò si accelera per un doppio colpo con il Lille, ovvero Botman-Renato Sanches. Si lima sul prezzo, i rossoneri vogliono pagare in tutto cinquanta milioni, i francesi ne chiedono dieci, alla fine cinque, in più. Comunque Renato Sanches pare aver già detto sì a 4,5 milioni per quattro anni e prenderà il posto dell’ivoriano a centrocampo. Per il difensore l’olandese l’accordo c’era già da gennaio e con il recupero di Kjaer completerà una difesa di alto livello.

Restano altri ruoli nevralgici da “coprire“ in maniera adeguata, considerata la partenza di Castillejo e nell’incertezza del riscatto di Messias dal Crotone: il primo è quello dell’esterno destro, l’altro riguarda il trequartista (o “sottopunta“). L’identikit per il primo ruolo porta a Berardi e il discorso con il Sassuolo è avviato anche se sul prezzo le parti sono distanti: 30 milioni chiedono gli emiliani, 15, forse 18, ne offrono i rossoneri. in mezzo al campo c’è la folle idea Felix al posto di Brahim Diaz. Il portoghese nell’Atletico non si sente al centro del progetto dei Colchoneros e gli spagnoli non direbbero no a un’offerta da settanta milioni. Per ora si tratta solo di una suggestione.

La sensazione, comunque, è che il Milan proverà a rinforzare parecchio la batteria dei centrocampisti: in arrivo anche il talentuoso Adli bloccato da un anno, e assai probabile il ritorno alla base di un Pobega più maturo e consapevole. Non ci sono conferme riguardo un interessamento per Cristante, escluso quello per lo svincolato Bernardeschi.

Capitolo attaccanti. Con Ibrahimovic fuori uso per i prossimi 8 mesi (e un rinnovo ched comunque è ancora da sottoscrivere) la strategia milanista è comunque tutta da definire, ingaggio di Origi a parte. Nelle ultime settimane si è parlato molto di Mahrez del City, ma molto più realisticamente Maldini dovrà rivedere Carnevali non solo per l’esterno Berardi (di cui si è detto) ma anche per Scamacca. Altri nomi, come quello di Haller dell’Ajax (costa 45 milioni) sono soltanto ipotesi diffuse da radiomercato Si è parlato anche di Nunez, centravanti uruguaiano che in Portogallo sta facendo molto bene, oltre che in Champions League… Insomma, le alternative non mancano. Bisogna avere solo un po’ di pazienza, perché indubbiamente Maldini dovrà congegnare con la nuova proprietà il budget. Di sicuro il nuovo Milan vuole vincere e fare ancora meglio in Champions League. Senza spese folli ma con un mercato intelligente e mirato. Quello che gli ha consentito di vincere l’ultimo scudetto col marchio della “sostenibilità“.