Venerdì 19 Aprile 2024

Antonella Breschi Perdisa "Vicini ai cittadini colpiti dall’alluvione. In prima linea per loro"

La presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia-Romagna lancia l’idea di una raccolta fondi per sostenere famiglie e imprese "Viviamo in una regione ricca di valori che sa fare squadra" .

Antonella Breschi Perdisa  "Vicini ai cittadini  colpiti dall’alluvione  In prima linea per loro"

Antonella Breschi Perdisa "Vicini ai cittadini colpiti dall’alluvione In prima linea per loro"

Ponte di collegamento tra le parti Nord e Centro del Paese, per la sua posizione strategica e centrale, l’Emilia-Romagna è una regione dalle mille sfaccettature, che funge da crocevia, capace di unire i terreni dell’Emilia, parte caratterizzata dal clima più continentale, e i paesaggi della Romagna, zona dall’atmosfera temperata dovuta dalla vicinanza al mare. Aree diverse, cucine diverse e uve diverse, che sfociano così in vini differenti di produzione nostrana, famosi ed esportati in tutto il mondo. Nonostante la sua profonda diversità, la regione è unita, solida e forte, perché è in grado di unire la sua storicità e i ricchi sapori gastronomici. A renderla così famosa e impattante, c’è il Movimento Turismo del Vino Emilia-Romagna, che riesce ad amalgamare e a fondere i diversi terreni e i forti sapori della cultura enogastronomica emiliano romagnola, rinomata e ricercata dai numerosi turisti italiani e, soprattutto, stranieri.

Una regione messa a dura prova dalla recente alluviane, ma con tanta voglia di rialzarsi al più presto. È Cantine Aperte potrebbe essere un’occasione per sognare e ripartire. A raccontarlo è Antonella Breschi Perdisa, presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia-Romagna.

Presidente Perdisa, che ruolo ha l’associazione?

"Il ruolo del Movimento è stato importante negli anni passati, perché ha portato avanti la richiesta al governo del Decreto, che è stato poi approvato, in cui si chiede l’ufficialità dell’accoglienza delle cantine, per poter rendere possibili le degustazioni e le visite in cantina. La degustazione in cantina non era riconosciuta, ma ora, con le regole regionali e comunali, la cantina può accogliere ed essere enoturistica. Si tratta di una lotta del Movimento, che ha voluto dare una veste regolare all’attività, che è molto importante e molto richiesta. Ci sono anche piattaforme online che, in collegamento con le cantine, lanciano le richieste di appuntamento".

Il Movimento promuove il territorio.

"L’associazione promuove il territorio, che è fondamentale, perché una cantina può promuovere la propria produzione, e rimane sempre unica. Invece promuovendo le eccellenze territoriali, facciamo in modo che le nostre terre vengano riconosciute nel mondo".

In che modo?

"La promozione territoriale avviene con diverse iniziative e manifestazioni. Ci sono quelle canoniche, come Cantine Aperte, che è la più importante, e durante l’anno ce ne sono molte altre: abbiamo Calici di stelle, per Ferragosto, e per celebrare il periodo della vendemmia c’è Benvenuta Vendemmia. Cantine Aperte c’è a San Martino e a Natale, e da qualche anno esiste anche Vigneti Aperti, che permette di avere durante l’anno visite e degustazioni nel vigneto. È un’esigenza nata nel post Covid, che fa stare all’aria aperta, nella vigna".

Quante cantine annovera l’associazione?

"Contiamo 32 cantine, alcune delle quali sono storiche e datate. Altre, invece, hanno intrapreso questo percorso da poco, con le nuove generazioni giovani. Le cantine sono sparse per la regione. Sono di più in Emilia, ma arriviamo fino in Romagna. Passiamo dalle città di Parma, Piacenza e andiamo fino alla Romagna collinare. Visto quello che di tragico è successo in Romagna, è nata un’idea, che è in attesa di essere approvata a livello nazionale: probabilmente ci sarà una seconda data di Cantine Aperte, dedicata alle cantine romagnole. L’attuale data è troppo vicina, e, a causa delle frane, dell’alluvione, alcune cantine non sono raggiungibili o agibili, quindi abbiamo chiesto al consiglio nazionale una data aggiuntiva. Vorrei, in più, proporre ai viticoltori della regione, nella giornata di Cantine Aperte, di scegliere un vino della propria produzione da ’destinare’ alle popolazioni della Romagna duramente colpite dall’alluvione. Il ricavato della vendita delle bottiglie potrebbe infatti essere devoluto a chi, in questo momento, sta affrontando un momento veramente difficile".

Mariateresa Mastromarino