Venerdì 26 Aprile 2024

Il sapore di Puglia in un rosè tenue

Lorenzo Frassoldati

Lorenzo Frassoldati

VENTO, sole, luce. Sopra, la storia parla di castelli, trulli e masserie che risplendono di pietra calcarea. Nel sottosuolo è un misterioso intreccio di gallerie, strettoie e stalattiti che si aprono in cantine secolari dai muri tufacei. E’ la Murgia pugliese dove la denominazione Castel del Monte incorona rossi, rosati (e bianchi) che accompagnano la voglia di conoscere un territorio dove storia e cultura incrociano una tavola stupenda, agreste, fatta di pane e focacce (Altamura), salumi (Capocollo di Martina Franca), formaggi (caciocavalli, mozzarelle, burratine) che nutrono di poesia qualunque vacanza. E’ qui che Antonio Capaldo ha posto la bandiera di Feudi San Gregorio fondando nel 2014 Ognissole, articolato su due nuclei produttivi: a nord, tra Canosa di Puglia e Castel del Monte, la tenuta Cefalicchio; mentre a sud, a circa 100 km di distanza, sull’altopiano di Gioia del Colle, 14 ettari esclusivamente votati al Primitivo. Cefalicchio è tenuta biodinamica (tra le prime al Sud) in quel di Canosa tra colline verdi di pini, ulivi e vigneti. Ventisette ettari di vigna dove dominano uve autoctone: Nero di Troia, Montepulciano, Bombino Bianco e Moscato Bianco. A Gioia è biologica, un altopiano dove anche nelle sere d’estate il vento si fa sentire grazie alla prossimità dei due mari, Jonio e Adriatico. Il tutto nelle mani sapienti di un master-enologo come Luca D’Attoma. Saggiamente la gamma dei vini è snella, aderente al territorio, senza inutili svolazzi. Tra i rossi segnalo il Brecciato 2015, Nero di Troia e Montepulciano, affinato solo in acciaio/vetro, frutto secco e vellutato, di grande bevibilità. Il Pontelama è un rosato, anzi un rosé rosa tenue da Nero di Troia, secco, asciutto, fine, dagli intriganti sentori di marasca e amarena. Due bottiglie per tutte le stagioni, in enoteca tra 11 e 12 euro. Pontelama 2017, Ognissole Info: www.ognissole.it