Giovedì 25 Aprile 2024

"Rassegna che premia la bellezza. Così il vino racconta i territori"

Il presidente del MTV: "Migliaia di enoturisti si muovono con noi"

Nicola D'Auria, presidente nazionale del Movimento Turismo Vino

Nicola D'Auria, presidente nazionale del Movimento Turismo Vino

NICOLA D’AURIA, presidente nazionale del Movimento Turismo Vino, quante cantine aderiscono alla vostra associazione? « Sono circa 850 e tutte organizzano eventi di vario tipo per promuovere i nostri vini e i luoghi: da ‘Cantine aperte’ a ‘Calici di stelle’. Quest’ultima iniziativa coinvolge anche le Città del vino (450 in tutta Italia), le quali usano il marchio del Movimento per organizzare eventi dal 2 al 12 agosto».

Cosa accadrà in questi dieci giorni di Calici di stelle? «Associazioni, Pro Loco, aziende agricole italiane organizzeranno degustazioni ed eventi in borghi e cantine, ospitando turisti ed enoturisti e proponendo loro l’assaggio di vini in abbinamento a prodotti del territorio. Non è una sagra, ma un evento nazionale che promuove la bellezza e la bontà. Con regole ben precise».

Quali? «C’è obbligo dell’uso di calici, del vino in bottiglia e dell’abbinamento con prodotti del territorio. Tutto per dare una forte connotazione culturale all’iniziativa».

Quanto costa la partecipazione? «Dipende dalle situazioni: noi coordiniamo, le varie regioni decidono. Di solito ci si limita a una quota di rimborso spese per coprire i costi di comunicazione. E non solo. A livello organizzativo stiamo vivendo il problema del decreto Gabrielli: organizzare eventi in piazza comincia a diventare oneroso».

Quali sono le regioni leader nel turismo legato al vino? «Toscana, Piemonte (con le Langhe), Friuli, e Veneto. Città come Venezia e Firenze attirano turisti stranieri che visitano, assaggiano, acquistano».

Nelle ultime edizioni quante persone hanno partecipato a Calici di stelle? «Non riusciamo a monitorare questi numeri, ma si tratta di eventi frequentatissimi. Il vino diventa lo strumento per scoprire e vivere borghi, campagne, città. Centinaia di migliaia di enoturisti che si muovono ogni anno con noi».

E quali le regioni che hanno più bisogno di impulso? «Quelle in cui il turismo in genere ha numeri più contenuti: Abruzzo, Calabria, Basilicata, Campania».

Da quali Paesi arrivano i turisti del vino? «Oltre che dall’Italia, da tutta Europa e da altri Paesi del mondo. Tutti chiedono il pacchetto che comprende la visita del luogo e la degustazione. Noi, per esempio, in Abruzzo, abbiamo molte richieste da Olanda e Germania».

Come percepiscono i francesi le vostre iniziative? «Bene, le apprezzano molto, partecipano. Ma loro non hanno bisogno di organizzare ‘Calici di stelle’ per attrarre turisti e promuovere il vino. Hanno già un flusso turistico importante legato al vino».