Giovedì 16 Maggio 2024
VITTORIO BELLAGAMBA
Distretti

Ludovico Scortichini: "Comunicazione fondamentale per promuovere il turismo. Servono scelte strategiche"

Il presidente di Confindustria Marche Nord Gruppo Turismo conferma il trend positivo "Pandemia alle spalle, ma le tensioni geopolitiche rischiano di creare difficoltà al settore".

Ludovico Scortichini: "Comunicazione fondamentale per promuovere il turismo. Servono scelte strategiche"

Ludovico Scortichini: "Comunicazione fondamentale per promuovere il turismo. Servono scelte strategiche"

Il turismo è da sempre associato a bellezza, tradizione, eleganza, qualità e professionalità, riassume l’identità e la ricchezza del nostro territorio e rappresenta una chiave per lo sviluppo futuro del comparto. Con Ludovico Scortichini, presidente di Confindustria Marche Nord Gruppo Turismo, tracciamo un quadro del settore turistico nel 2023. "Il bilancio è stato molto positivo. Abbiamo abbandonato i valori negativi del Covid e del post-pandemia – sottolinea Scortichini –. Il turismo è cresciuto in termini di fatturato, ma soprattutto è aumentata la marginalità. Nel 2023, c’è stato il cosiddetto ’rimbalzo’. Il 2022 è stato però condizionato dalle difficoltà che hanno incontrato i turisti a raggiungere il nostro Paese, in quanto alcune destinazioni erano ancora chiuse".

Il distretto delle Marche è sempre più caratterizzato da un turismo sostenibile. L’obiettivo è di dare nuove esperienze ai visitatori?

"Il turismo delle Marche sicuramente deve caratterizzarsi per la sostenibilità. Purtroppo fino a oggi siamo andati avanti per inerzia. Il flusso dei turisti che scelgono le Marche come luogo per le vacanze è composto per l’86% da italiani, mentre il 14% proviene dall’estero. È necessario, a mio avviso, invertire questa tendenza. Una leva strategica potrebbe essere proprio quella della sostenibilità. Chiaramente il turismo sostenibile è diventato un elemento imprescindibile. Questo deve coinvolgere la filiera, dagli alberghi alla predisposizione di pacchetti ad hoc. Fondamentale, in questo caso, è la comunicazione. Fino a oggi si è pensato che ‘dobbiamo vendere tutto a tutti’ ed è stata portata avanti una comunicazione indirizzata a tutti i target, quindi con pacchetti per sport, mare, montagna, trekking, fino al turismo religioso. In realtà dovremmo fare delle scelte strategiche, individuare cioè quattro o cinque obiettivi e operare anche sotto l’aspetto del turismo sostenibile. Per quanto riguarda la parte esperienziale, da un recente report è emerso che i turisti sono alla ricerca di nuove esperienze nel periodo di vacanze e soltanto il 22% è maggiormente interessato all’aspetto culturale".

Il turismo marchigiano è sempre più caratterizzato da una strategia di gestione responsabile finalizzata a promuovere il patrimonio culturale.

"Un turista su cinque sceglie la località di vacanza sulla base dell’offerta culturale. Ma per cogliere appieno questa opportunità dobbiamo essere più smart e più audaci. I nostri musei guadagnano troppo poco, mentre con il coinvolgimento dei privati si possono garantire maggiori risorse per far aumentare il valore aggiunto e per accrescere i margini. Con i fondi che saranno erogati sarà possibile attuare un programma finalizzato al recupero del nostro patrimonio". Quali sono le strategie che caratterizzeranno la stagione del 2024?

"Le strategie sono condizionate ovviamente dalla situazione geopolitica. Tutti stiamo cercando di capire che cosa potrà avvenire nello scacchiere mondiale. Prima potevamo contare su un serbatoio come quello dei turisti provenienti dalla Russia. Ora confidiamo sui turisti cinesi, che stanno tornando a muoversi. Importati opportunità provengono dagli Stati Uniti. In questo contesto è però fondamentale la programmazione, che deve essere almeno triennale, anche se la condizione migliore dovrebbe essere garantita da una strategia di cinque anni. Questo ci permetterebbe di individuare al meglio i target sui quali puntare con decisione".

Quali sono le previsioni per la prossima stagione?

"Sono abbastanza ottimista, io credo che il mood sia positivo. Il turismo marchigiano è condizionato da variabili esogene che in questo periodo devono essere tenute in considerazione, come appunto quelle legate alla situazione geopolitica. Per i turisti italiani che scelgono le Marche, invece, le decisioni sono condizionate dal meteo. Mi rammarica che non siano state portate avanti politiche di destagionalizzazione efficaci. Nel complesso prevedo comunque che sarà un anno estremamente buono".