Mercoledì 24 Aprile 2024

Tutti gli spazi occupati "La fiera rivelerà la vitalità del settore"

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di Paolo Tomassone

Con l’emergenza Covid si pensava che le fiere avrebbero cambiato definitivamente faccia e che si dovesse contare su una riduzione degli espositori e dei visitatori. Invece per il Cersaie di quest’anno i padiglioni della Fiera di Bologna sono tutti pieni. Un segno di ’vitalità’ per un settore che sta attraversando una fase molto dura legata all’emergenza energetica. Come spiega il vicepresidente di Confindustria Ceramica, Emilio Mussini, raccontando le principali novità del salone internazionale.

Le imprese continuano a credere nel Cersaie?

"Assolutamente sì. Lo abbiamo visto con un’adesione altissima. Pensi che quest’anno occupiamo 15 padiglioni della Fiera di Bologna e la totalità degli spazi disponibili. Le aziende italiane del nostro settore non vogliono mancare a questo importante appuntamento, ma anche quelle straniere riconoscono i benefici di essere presenti al Cersaie: il 38% degli espositori viene da fuori confine, in particolare da 25 paesi stranieri".

Quali sono i benefici per un imprenditore che ha deciso di esporre al Cersaie?

"Ovviamente, come per tutte le fiere, le imprese hanno l’occasione di esporre le proprie novità, di incontrare nuovi potenziali clienti e di consolidare rapporti di collaborazione con clienti storici. Ma proprio per come è studiata la nostra fiera, gli imprenditori e i propri collaboratori durante tutta la settimana hanno la possibilità di fare networking e partecipare a eventi di livello altissimo. In un periodo come quello che stiamo vivendo, mantenere relazioni di qualità è fondamentale".

Su cosa avete puntato quest’anno?

"L’attenzione generale l’abbiamo voluta mantenere sulla sostenibilità ambientale, proprio come risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando. Se ne parlerà già al convegno inaugurale con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ma anche con gli altri ospiti che parteciperanno nei giorni successivi alle tavole rotonde e ai workshop".

Gli stand degli espositori qualificano sempre il Cersaie, anche esteticamente, grazie agli architetti che hanno lavorato per renderla più attrattiva. Possiamo dire che il vecchio concetto di ‘fiera dove si espongono i prodotti’ è superato?

"Credo proprio di sì. Come spiegavo prima, negli anni abbiamo investito sempre di più per rendere il Cersaie non una semplice manifestazione ma un momento di incontro. E per questo abbiamo curato ancora di più i luoghi in cui le persone si possono incontrare. Abbiamo per esempio inaugurato per la prima volta Cersaie Upstars, un percorso al primo piano che permetterà al visitatore una nuova esperienza attrattiva, sia dal punto di vista visivo, che relazionale e culturale, che semplicemente ludico e gastronomico".

Quindi una fiera che vuole accogliere un pubblico sempre più eterogeneo?

"Sì, la varietà delle proposte è così ampia che chiunque può trovare un motivo per una visita al Cersaie. Un motivo di orgoglio, poi, è la conferma anche quest’anno delle iniziative rivolte agli studenti scuole superiori e università, che raggiungeranno la fiera nelle giornate di giovedì e venerdì dove potranno partecipare alle conferenze in programma e visitare gli stand".