Venerdì 26 Aprile 2024

Del Vecchio "Partecipiamo per la prima volta La nostra cantina è altamente tecnologica"

La coordinatrice di Agrivar nel Borgo di Varignana: "Ambiente realizzato per garantire la salvaguardia della genuinità delle uve"

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di Donatella Barbetta

"Partecipiamo per la prima volta alla manifestazione perché la nostra cantina, altamente tecnologica, è stata inaugurata per la vendemmia dello scorso anno, quando abbiamo dato avvio all’attività enoturistica. È già tutto pronto per accogliere i visitatori: chi già ci conosce e chi vorrà venire a vedere questo nuovo gioiello in un luogo molto particolare per mettere a nudo l’essenza del vino di Palazzo di Varignana e non mancherà qualche peccato di gola".

Chiara Del Vecchio, coordinatrice generale dell’Azienda Agrivar, sulle colline di Castel San Pietro, in provincia di Bologna, anticipa alcune parti del programma di Cantine Aperte: "Sono previste visite che porteranno gli ospiti nella cantina, dove avviene la trasformazione del mosto in vino, un processo naturale seguito con attenzione e passione, e anche passeggiate tra i vigneti che conducono all’interno del meraviglioso anfiteatro naturale che ha già ospitato diversi eventi legati al mondo dell’enoturismo, come concerti e cinema open air con degustazioni".

Le degustazioni prevedono due calici di vino a scelta tra bianchi, Chardonnay e Villa Amagioia metodo classico brut, e rossi, Sangiovese Superiore e Pinot Nero. "Il progetto vinicolo muove i primi passi nel 2017 con la messa a dimora di alcuni vitigni storici del territorio come il Sangiovese, insieme ad altri internazionali quali il Pinot Nero, cardine del nostro progetto enologico. I vigneti sorgono in un anfiteatro naturale – sottolinea Del Vecchio –, dove il microclima e la lieve altitudine formano una culla ideale per la viticoltura. Nel 2021 è stata realizzata la cantina, un ambiente perfettamente integrato nella natura del territorio circostante: sono stati utilizzati materiali distintivi del luogo, come il legno di ulivo e i mattoni rossi, ed è costruita secondo i canoni dell’architettura semi-ipogea, dotata di tecnologie all’avanguardia scelte per salvaguardare le proprietà organolettiche delle uve". La cantina si avvale di vasi vinari in cemento e in acciaio inox di diverse dimensioni per riuscire a vinificare separatamente le uve provenienti dalle diverse parcelle.

Il cemento è utilizzato per la vinificazione dei vini fermi, mentre per l’elaborazione delle basi spumante la scelta è stata di utilizzare vasche di acciaio inox. La barricaia mantenuta a una temperatura costante di 14°C, sotto imponenti volte in mattoni rossi, ospita le botti in legno di rovere francese per l’affinamento di rossi più strutturati. "La terrazza naturale davanti alla cantina offre la vista per un luogo magico su cui assaporare il vino del resort tra le colline emiliane. La nostra azienda ha oltre 500 ettari di estensione di poderi, 160 sono destinati a olivicoltura e 50 alla viticoltura – precisa la coordinatrice –, produciamo vino dal 2019, ma in un primo tempo ci appoggiavamo ad altre cantine, ora abbiamo la nostra a cui collaborano enologi e cantinieri. Tra i progetti, l’apertura di una country house ’Oliveto sul lago’ a settembre ed è anche in corso di realizzazione il frantoio. Nella nostra cantina, durante la bella stagione, dal mercoledì alla domenica, è possibile anche assaggiare i prodotti tipici del territorio e partecipare a degustazioni di vino e olio, di confetture e succhi, tra l’altro coltiviamo anche lo zafferano. Una collezione di cosiddetti frutti minori, il boschetto dei sambuchi e un noccioleto, completano le aree coltivabili prima dell’area boscata e incontaminata tipica delle colline emiliane".

Le terre di Palazzo di Varignana producono la gran parte degli alimenti impiegati nei tre ristoranti e nel resort. Fiore all’occhiello è la vocazione a ripristinare le antiche varietà di olivi, che consentono di produrre un olio extravergine di oliva di altissima qualità "che negli ultimi anni ha ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo", osserva Del Vecchio.

"Abbiamo riportato il territorio allo splendore del passato, sostituendo coltivazioni di basso pregio con oliveti, vigneti, frutteti e, laddove era necessario, sono stati realizzati anche interventi di ripristino idrogeologico e ingegneria naturalistica, con terrazzamenti e creazioni di invasi per l’accumulo dell’acqua piovana", aggiunge la coordinatrice.

Palazzo di Varignana Resort & Spa è immerso nelle colline bolognesi. Il cuore è Palazzo Bentivoglio, antica villa risalente al 1705 e ristrutturata rispettando il fascino della sua storia. Attorno, circondati da giardini ornamentali e fonti d’acqua, sorgono una serie di altri edifici che formano un piccolo borgo immerso nella natura. L’insieme è un modello originale e sostenibile di ospitalità diffusa.

Il progetto, nato nel 2013 con il restauro di Palazzo Bentivoglio, si è nel tempo esteso e articolato, incorporando nuove strutture, funzioni, attività e servizi: per la persona e per le imprese.

"Nel 2015 è sorta l’azienda agricola – prosegue la coordinatrice –, dedita a trasformare la bellezza del paesaggio naturale in una risorsa non solo contemplativa, ma avviata al ripristino di antiche colture autoctone e alla creazione di un modello circolare nel quale le terre di Palazzo di Varignana producono molti degli alimenti impiegati nei tre ristoranti e nel Resort".

Palazzo di Varignana è una realtà che parla di recupero e di rigenerazione, di edifici storici e di terreni, di casali rurali e di colture che, grazie a un’importante opera di riqualificazione, sono tornate a disegnare i profili del paesaggio in cui si trova il complesso dove ospitalità e agricoltura, paesaggio e accoglienza, gusto ed emozioni si incontrano: un luogo dove vivere lo svago, il riposo, lo sport, la cura di sé, la ricerca dei prodotti naturali e l’eccellenza gastronomica.

Palazzo di Varignana è stato premiato come ’Best Immersive Experience’ ai Condè Nast Awards

for Excellence 2022, prestigioso riconoscimento istituito per valorizzare, premiare e celebrare l’eccellenza nel settore dell’ospitalità, selezionando in oltre 65 Paesi del mondo hotel di lusso con i migliori standard di qualità.