Roma, 10 luglio 2022 – Si rifiutava di stare col papà , era troppa la paura per quell’uomo che l'avrebbe violentata . Le ultime risalgono ad un paio di settimane fa, alla fine la 13enne non ce l’ha più fatta a tenere quel terribile segreto e avrebbe raccontato tutto agli insegnanti . È una storia terribile quella emersa ieri a Roma, dove un professore di filosofia , impiegato in un'ambasciata italiana all'estero, è stato fermato all'aeroporto di Fiumicino, accusato di violenza sessuale dalla figlia minorenne.
"Attendiamo gli sviluppi di una vicenda che si annuncia molto delicata – dice Irma Conti , la legale della 13enne – ma sin da ora voglio evidenziare la tempestivit à delle indagin i condotte dalla procura di Roma e dai carabinieri della stazione del Quadraro". L’uomo è stato fermato dai militari dopo essere atterrato con un volo allo scalo internazionale romano da un Paese africano ed è accusato di violenza sessuale ai danni della figlia 13enne.
"L'ufficio del pubblico ministero – sottolinea la penalista – ha sollecitato il provvedimento restrittivo sulla base delle dichiarazioni rese dalla minore, che io assisto, e degli accertamenti effettuati dai medici del Bambin Gesù". La 13enne avrebbe riportato lesioni in epoca recente, almeno di un paio di settimane fa. E ultimamente la ragazzina, che vive con la madre, separata dal marito, si era rifiutata di stare con il papà. L'uomo si trova nel carcere di Regina Coeli , in attesa della convalida del fermo.
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