Lunedì 29 Aprile 2024

Uccise i figli in carcere: Asl e compagnie assicurative citate come responsabili civili

Nel processo a carico della psichiatra di Rebibbia che era in servizio nel reparto femminile. La madre dei piccoli assolta per vizio totale di mente, li lanciò dalle scale

Carcere

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Roma, 13 aprile 2022 - Citate come responsabili civili l'Asl Roma 2 e le due compagnie assicurative dell'azienda sanitaria nel processo a carico della psichiatra Loriana Bianchi in servizio nel reparto femminile del carcere di Rebibbia. Nei suoi confronti l'accusa della Procura è di omicidio colposo in relazione alla morte dei due fratellini uccisi dalla madre Alice Sebesta, il 18 settembre del 2018 nel reparto nido del carcere. 

A presentare istanza al giudice monocratico è stato l'avvocato Andrea Palmiero, che nel procedimento si è costituito parte civile per Ehis Ebojele, cittadino nigeriano e padre dei due piccoli. In base all'impianto accusatorio Bianchi "per colpa, determinata da imprudenza, negligenza ed inosservanza di legge - è detto nel capo di imputazione - ha omesso di sottoporre a visita psichiatrica la detenuta ed a somministrarle le cure conseguenti anche farmacologiche, sebbene avesse ricevuto ripetute richieste di intervento, conseguenti a comportamenti evidenti di scompenso psichico".

La madre dei due bambini è stata assolta per vizio totale di mente ma dovrà trascorrere 15 anni in una Residenza per le esecuzione delle misure di sicurezza.