Venerdì 26 Aprile 2024

Truffa dei falsi postini: in due entrano in casa picchiano e rapinano anziana di 96 anni

"C'è un pacco per lei". Le violenze in un appartamento all'Eur. I banditi, due ventenni napoletani, sorpresi a ritirare denaro al bancomat con le carte appena rubate alla vittima

Roma, 1 febbraio 2023 - Si fingono postini per farsi aprire la porta di casa, una volta entrati rapinano e picchiano anziana di 96 anni. E' successo nel quartiree dell'Eur.  Hanno agito in due, i truffatori, quando la polizia li ha fermati, erano in possesso di carte di credito intestate alla donna con le quali avevano tentato di svuotare i conti correnti della vittima, dopo avergliele rubate e averla malmenata. 

Un frame del video che ha incastrato i falsi postini
Un frame del video che ha incastrato i falsi postini

Incastrati al bancomat

I poliziotti del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale hanno notato una persona che intenta a ritirare denaro a un ATM cercava di di nascondere  il volto per non essere ripreso dalle telecamere. Un breve pedinamento da parte degli agenti ha consentito di scoprire il complice e l'auto utilizzata dai criminali, che sono stati bloccati mentre tentavano di allontanarsi a bordo di una Fiat Panda di colore grigio, risultata presa in noleggio da uno dei due. I fermati avevano addosso le carte di credito intestate ad una donna, con le quali avevano tentato di “svuotare” i conti correnti della vittima.

La rapina scritta nella chat 

Attraverso l’analisi dei contenuti delle chat gli agenti hanno scoperto che venti minuti prima della loro cattura i due malviventi avevano messo a segno una rapina aggravata in danno di un’anziana donna di 96 anni. Dai cellulari dei due fermati è stato possibile ricostruire, in “tempo reale”, la dinamica del colpo. Infatti, pochi minuti prima di essere catturati, i due arrestati si erano intrufolati all’interno dell’abitazione dell'anziana facendole credere di essere dei postini incaricati di consegnarle un pacco per conto di suo figlio, con la complicità di altro individuo che la intratteneva telefonicamente fingendosi il nipote. Un altro complice, intanto minacciava l’anziana donna, sempre telefonicamente, che se non avesse consegnato 15.000 euro e i gioielli, suo figlio sarebbe stato arrestato. L'anziana si è opposta alla richieste dei malviventi,  da qui il pestaggio. Con pugni e schiaffi hanno causato contusioni cranico facciali alla donna, poi visitata al vicino pronto soccorso è stata dimessa con prognosi di 15 giorni. I due malviventi sono finiti agli arresti domiciliari in attesa dell’imminente processo, mentre proseguono le indagini per  identicare il terzo complice che si è finto il nipote dell’anziana donna.

Fenomeno in crescita

Si tratta di un fenomeno ignobile di fattispecie criminale in preoccupante crescita su tutto il territorio nazionale, attuato nei confronti di categorie di vittime cd. “fragili”, ed in particolare nei confronti degli anziani. I criminali fanno credere alla vittima che i propri parenti, spesso figli e/o nipoti hanno bisogno di un aiuto imminente - per esempio riferendo che sono vittima di un incidente - che devono pagare una multa - che hanno fatto un acquisto - confondendo  la vittima e mettendole pressione. Se la minaccia non sortisce effetto i criminali arrivano anche a minacciare la vittima e i suoi parenti e ad intrufolarsi in casa per razziare soldi e valori. Roma, truffano anziana e tentano di trascinare via la cassaforte ma passante dà l'allarme