Sabato 27 Aprile 2024

Roma, cinque licei occupati. Studenti: “Contestiamo la gestione dell’istruzione pubblica"

E' mobilitazione per gli studenti della Capitale. Blitz al Tasso. Al terzo Municipio occupati l’Aristofane, al Nomentano, all’Orazio e al Pacinotti-Archimede

Protesta di studenti davanti al Ministero

Protesta di studenti davanti al Ministero

Roma, 4 novembre 2021 – Irruzione in altri cinque licei a Roma: la mobilitazione degli studenti è iniziata all’alba. Quattro le scuole del III Municipio della Capitale occupate da oggi 22 novembre 2021. “Noi studenti e studentesse del Liceo Aristofane, del Liceo Nomentano, del Liceo Orazio e dell'I.I.S. Pacinotti-Archimede abbiamo deciso di occupare le nostre scuole per contestare la gestione dell'istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e per proporre una scuola a misura di studente, aperta, sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci, formarci e supportarci - sottolineano gli studenti -. Abbiamo il diritto ed il dovere di avere un ruolo nel dibattito pubblico in qualità di studenti e studentesse e futuro di questo paese”.

“Stamattina sono state occupate tutte le scuole superiori del terzo municipio - scrive sul suo profilo Facebook l'assessore municipale alla Cultura, Christian Raimo - . Hanno partecipato più di 2mila studenti. Ora ci sono assemblee permanenti ovunque. È abbastanza impressionante questa capacità di mobilitazione”

Assessora Pratelli: "Sentirò la voce degli studenti"

"È mia intenzione raccogliere la voce delle studentesse e degli studenti, tra i soggetti che hanno pagato più duramente il prezzo di questi anni di pandemia". Lo annuncia l'assessora capitolina alla Scuola, Claudia Pratelli, in un post su Facebook in cui sottolinea: "Da giorni alcune scuole superiori della città sono occupate dalle studentesse dagli studenti. Oggi ne sono state occupate altre". "C'è un movimento studentesco - sottolinea - che attraversa la città che pone domande decisive sul modello di sviluppo, sulla qualità della scuola e che accende un faro su bisogni e fragilità nuove, come quello della salute mentale".

Edilizia, socialità e orari le motivazioni della protesta al Tasso

Mancanza di spazi adeguati, orari che rendono impossibile lo svolgimento delle attività pomeridiane e un modello di scuola che non rispecchia gli interessi dei più giovani. Sono queste le motivazioni che hanno spinto circa 200 studenti del liceo classico 'Tasso' di Roma ad occupare la scuola, l'ennesima in questo autunno caldo delle occupazioni romane che ha già visto azioni di protesta negli istituti Rossellini, Albertelli, Virgilio, Visconti e Manara. "La scelta di occupare è nata da un percorso politico che portiamo avanti dall'anno scorso. Perché la scuola possa tornare all'intero del dibattito pubblico - spiega una studentessa - Quando a settembre siamo tornati in presenza, si sono rese subito palesi le mancanze di investimenti di un sistema che si era già mostrato fallimentare. La socialità è l'aspetto dell'istruzione che è venuto totalmente a mancare in questi due anni, purtroppo da questo rientro non ci è garantita alcuna forma di socialità. Non c'è rispetto per lo studente". Edilizia, dimensione sociale, mobilità: sono questi i nodi che secondo gli studenti non sono ancora risolti.

Una scuola al passo con i tempi

"Con questa occupazione vogliamo portare avanti un modello scolastico alternativo, che tenga in considerazione le nostre necessità conoscitive e generazionali. Temi come l'educazione ambientale o sessuale, non entrano nella didattica, così come fatti legati alla storia più recente". Nell'istituto erano presenti circa 150 studenti, entrati senza green pass. "A scuola non ci viene chiesto e non ci sembra opportuno introdurlo per un'occupazione – spiegano gli interessati - ma negli spazi chiusi c'è l'obbligo di indossare la mascherina". Gli studenti hanno già avuto un dialogo con la Polizia, ma non è stato ancora chiesto lo sgombero. Aperta una trattativa con il dirigente scolastico, Paolo Pedullà.