Roma, 24 luglio 2021 - A rischio l'apertura della discarica di Albano dove dovrebbero essere smaltiti parte dei rifiuti della capitale. Ecoambiente, società titolare dell'impianto, in una lettera inviata a Città Metropolitana di Roma Capitale, alla sindaca Virginia Raggi, al Ministero della Transazione Ecologica, al prefetto di Roma e alla Regione Lazio, informa che non sono mai arrivate le fidejussioni necessarie per la riapertura del sito. E che per questo "non sarà garantito il servizio di conferimento previsto per lunedì 26". Raggi aveva firmato il 15 luglio l'ordinanza per la riapertura della discarica di Albano.
Il sindaco di Albano: mobilitazione in attesa della decisione del Tar
"Noi avevamo constatato ciò che la società conferma, ossia che non si è ancora ovviato alla presentazione di tutte le garanzie necessarie. I nostri dubbi e le nostre osservazioni, in sede di ricorso al Tar, vengono suffragate". Lo ha dichiarato il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, riguardo alla comunicazione della società che non potrà garantire la riapertura nella giornata di lunedì. Il Comune, che si è scagliato contro la decisione di riaprire la discarica, ha presentato già ricorso al Tar ed è in attesa della decisione del tribunale amministrativo: "Speriamo in una sospensiva da parte del Tar e che il tribunale entri nel merito delle nostre richieste - rimarca il sindaco Borelli -. La città è in mobilitazione. Oggi e domani sono previste due proteste: una stasera alle 18 in piazza San Pietro, l'altra domani alle 21 in piazza Mazzini".
Per la città Metropolitana iter in regola
Dalla Città Metropolitana di Roma fanno sapere che non "c'è nessun problema in merito alla riapertura di Albano". Infatti "la discarica aprirà non appena saranno risolte le questioni tecniche legate alla fidejussione". Inoltre sottolineano che l'ordinanza, firmata dalla sindaca Virginia Raggi, "è pienamente valida ed efficace".