Mercoledì 24 Aprile 2024

Litiga con la ex e scappa col figlio, fingendo di averlo ucciso: 48 ore da incubo a Roma

Un 34enne di origini peruviani ha inscenato l'omicidio del bambino di 5 anni, raccontando di aver nascosto il corpo in un cantiere. La ex ha ricevuto su whatsapp anche una foto del bambino esamine

I soccorsi

I soccorsi

Roma, 1 settembre 2021 – Litiga con la ex compagna e, per ripicca, scompare col figlio fingendo di averlo ucciso. Una fuga durata due giorni quella di un 34enne peruviano, che ha fatto vivere quarantotto ore di angoscia e disperazione per la mamma del bambino e i suoi familiari. È una vicenda che ha dell’incredibile quella accaduto a Roma, dove la sera del 25 agosto scorso è iniziato un incubo.

Dopo una discussione avvenuta nella casa della ex, il 34enne C.A.P.C., un uomo originario del Perù e irregolare sul territorio italiano, è uscito dalla porta e ha portato via con sé il figlio di cinque anni, facendo perdere le proprie tracce. Era su tutte le furie: ha strascinato via il bambino, strattonandolo per un braccio, mentre piangeva disperato, allontanandosi in fretta. Il piccolo chiedeva di poter tornare dalla mamma, ma il papà sembrava in preda a una violenza inaudita. Ha vagato per la città nascondendosi in rifugi di fortuna, fino a giungere nel quartiere San Basilio, dove ha trovato appoggio da un connazionale.

L'uomo, dopo poche ore dalla fuga, ha avviato un'estenuante e crudele contrattazione telefonica con l'ex compagna: dopo averle fatto credere di aver ucciso il figlio e averne occultato il corpicino in un cantiere abbandonato, ha preteso ossessivamente una confessione sulle reali motivazioni della fine della loro storia, in cambio di informazioni sulla posizione del piccolo.

Una messa in scena crudele che, però, non ha convinto gli investigatori dalla della Squadra Mobile di Roma, troppe contraddizioni e incertezze nella voce dell’uomo durante le telefonate sembravano indicare una pista diversa. E così, coordinati dalla Procura della Repubblica, gli investigatori hanno iniziato una corsa contro il tempo per arrivare sulle tracce dell’uomo prima che potesse realmente uccidere il figlio. Sono state battute giorno e notte le zone limitrofe ai luoghi che l'uomo era solito frequentare, è stato analizzato ogni indizio utile al suo ritrovamento, nonostante la madre avesse ricevuto su whatsapp la terribile foto che ritraeva il figlio esanime a terra, in un luogo imprecisato, tra i calcinacci. Le indagini alla fine hanno consentito di individuare il peruviano, che è stato arrestato per sequestro di persona, all'interno di un fabbricato in zona San Basilio, dove si era nascosto con la complicità di un suo amico. Gli investigatori, con grande emozione e sollievo, hanno ritrovato anche il bambino che, ancora scosso e intimorito, ha subito chiesto di tornare dalla sua mamma, che ha potuto riabbracciare negli uffici della Squadra Mobile. Il piccolo, stremato e affamato, è stato immediatamente visitato dai sanitari per verificare il suo stato di salute. Il connazionale e amico dell'arrestato è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere di favoreggiamento.