Giovedì 25 Aprile 2024

Roma, inaugurato il campo di Calcio Sociale. Mattarella: “Ai rigori avrei tirato anch'io"

Il presidente della Repubblica al taglio del nastro nel quartiere popolare di Corviale, del 'campo dei miracoli', nuovo campo di calcio davanti al "Chilometro" delle case popolare / VIDEO

Roma, 26 febbraio 2022 - "Ho saputo che una delle regole che applicate è che i rigori li tira anche il più debole. Se fosse stata applicata quando ero ragazzino io, mi avrebbe permesso di calciare qualche rigore, visto che mi veniva costantemente impedito…". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i ragazzi di Calciosociale, nel quartiere Corviale a Roma in occasione dell’inaugurazione del "Campo dei Miracoli", nuovo campo di calcio a 11 nella struttura del 'Calciosociale' (progetto che opera in contesti giovanili ad alto rischio di emarginazione), che sorge davanti al "Chilometro" delle case popolari dell'Ater di Roma.

Insieme a lui, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il sottosegretario Franco Gabrielli, il presidente del Coni, Giovanni Malago, quello della Figc, Gabriele Gravina e il presidente dell'Istituto del Credito Sportivo, Andrea Abodi.

Il presidente Mattarella a Corviale per l'inaugurazione del campo di calcio
Il presidente Mattarella a Corviale per l'inaugurazione del campo di calcio

"Voglio sottolineare il contributo che questa realtà offre ai ragazzi per farli sentire a casa - ha detto Mattarella -. Questa bellissima espressione dà il senso di ciò che è stato realizzato qui. Questa è una straordinaria manifestazione di ciò che emerge di positivo nella società, anche in collaborazione con le istituzioni. Il calcio è visto come un modo di intrecciare rapporti e dialogare con rispetto reciproco, rimuovendo gli aspetti negativi".

Per il capo dello Stato "quello che emerge da questo complesso di regole è l'importanza di fare del momento del gioco un luogo di amicizia, crescita, rispetto e fiducia tra tutte le persone. Questo è il 'Campo dei miracoli', dove si inserisce questo nuovo campo di calcio a 11: un luogo che esprime speranza, fiducia e concreta crescita sociale".

Mattarella ha invitato i tanti atleti presenti (bambini e adolescenti) a "non perdere questi criteri. Aiutatevi sempre fra voi e rispettatevi, perchè se questo si afferma nella società si afferma anche nelle relazioni tra gli stati nel mondo. Oggi si inaugura non un campo da calcio ma una prospettiva che in gran parte si è già realizzata".

Il centro sportivo polifunzionale Valentina Venanzi di Corviale
Il centro sportivo polifunzionale Valentina Venanzi di Corviale

Per Massimo Vallati, il fondatore del "Calciosociale", la presenza di Mattarella "è stata una carezza al cuore. Questo è un viaggio iniziato 17 anni fa, quando abbiamo pensato di cambiare le regole del calcio per cambiare le regole del mondo. Abbiamo voluto riportare dignità a questo sport lottando contro la violenza nei campetti, l'antisemitismo e il razzismo. Perché se togliamo questo, il calcio diventa la più grande palestra di vita del nostro paese. Abbiamo dimostrato che si può giocare a calcio e imparare la costituzione, lottare contro la mafia e costruire spazi di legalità. Non vogliamo fare del 'Calciosociale' un'isola felice ma vogliamo rivoluzionare il sistema calcio, con una grande formazione umana e attività concrete, oltre a quella tecnica, per farlo diventare la più grande aula.magna di educazione civica del Paese".

Daniel, 15 anni e il sogno di "diventare da grande un elettrotecnico", ha raccontato quanto "il 'Calciosociale' mi ha cambiato la vita in tutto e per tutto. Gli allenatori mi hanno portato su una strada diversa rispetto a quella che in un quartiere come questo ci si può aspettare. A noi ragazzi serviva un luogo di incontro neutro, dove potessimo ricevere anche una mano per fare i compiti o disputare un torneo al quale potessero partecipare tutti, anche i genitori. E' una cosa meravigliosa, qui tutte le persone di Corviale hanno dato un pezzo di sé. Oggi è un sogno espandersi, avere un terzo campo. Questi campi non sono per l'accademia ma per noi, per aiutarci a prendere una strada giusta".