Venerdì 26 Aprile 2024

Roma, donna denuncia: "Punta con una siringa da uno sconosciuto"

Un'aggressione, avvenuta a mezzogiorno in pieno centro, che ricorda il fenomeno del needle spiking, già visto in diversi Paesi europei

Una siringa

Una siringa

Roma, 21 dicembre 2022 - Punta con un ago da uno sconosciuto mentre era per strada in centro a Roma, è quanto ha denunciato una 40enne, mamma di due bambine. Un aggressione che nelle modalità ricorda molto il fenomeno del needle spiking, già visto in diversi Paesi europei: l'aggressore punge sconosciuti, soprattutto donne, con siringhe infette o per iniettare droghe, sfruttando la confusione di locali e discoteche, o in strade della movida notturna. 

"Mi ha punto e si è allontanato"

''Era mezzogiorno, ero in via Brunetti, mi sono abbassata per togliere la catena alla bicicletta e mi si è alzata la giacca sulla schiena. All'improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi'', ha raccontato la vittima che si trovava a pochi metri da via del Corso, in pieno centro della capitale. 

"L'ho inseguito"

Il racconto della donna all'agenzia Adnkronos continua: "Quello che mi è successo è sconvolgente. Mi sono spaventata e sono rimasta come impietrita, avevo paura che potesse farmi del male, però l'ho seguito con lo sguardo. Lui ha continuato ad andare avanti compiendo atti di vandalismo lungo la via. Appena mi sono ripresa sono salita sulla bici e l'ho seguito, sono riuscita a riprenderlo, lui mi ha visto e si è dileguato tra la folla''. In un filmato di sorveglianza si vede l'aggressore: un uomo con i capelli stile moicana, rasati ai lati e la cresta a spazzola. Il sospetto indossava gilet nero su una felpa beige e un pantalone chiaro.

"Dovrò fare i test per hiv ed epatite"

''Subito dopo sono andata allo Spallanzani", ha spiegato la donna. "Sono fortunata perché non è uscito sangue, anche se la parte dove sono stata punta si è gonfiata. Ora dovrò comunque sottopormi ai test per hiv ed epatite. E' stato veramente un trauma, ieri piangevo ed ero disperata ma sporgerò denuncia perché la stessa cosa potrebbe capitare a chiunque, anche a qualche bambino''.