Roma, 3 marzo 2023 - Profondo cordoglio, nel Partito Democratico e in tutta la politica italiana per il senatore Bruno Astorre, 59 anni, segretario del Pd Lazio, il cui corpo è stato trovato senza vita oggi a Palazzo Cenci, a Roma, dove aveva il suo ufficio. Una vita caratterizzata dall'inscindibile legame con il territorio dal quale veniva, Roma e il Lazio.
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L'excursus politico di Bruno Astorre dalle prime attività in consiglio comunale, ai diversi ruoli ricoperti nella Regione Lazio, fino all'approdo in Senato e nel cuore del Pd: guidava la segretaria regionale.
Ha scalato tutte le istituzioni
Proprio nel Lazio Astorre ha scalato tutte le istituzioni, dal consiglio comunale di Colonna, ai Castelli Romani, fino alla Camera Alta del Parlamento. Nato a Roma, l'11 marzo del 1963 (sposato con Francesca Sbardella, sindaca di Frascati, eletta sempre con il Pd), Astorre compie i primi passi nella politica con la Democrazia Cristiana per essere eletto consigliere comunale a Colonna, a pochi chilometri dalla capitale, nel 1995 con il Partito Popolare Italiano. Nel 1998 approda in consiglio comunale, primo degli eletti per preferenze.
Con l'Ulivo assessore ai Lavori Pubblici del Lazio
Nel 2003 la prima consiliatura alla Regione Lazio, con la Margherita, per poi essere rieletto nel 2005 nelle liste de L'Ulivo, che sostengono il candidato presidente vincente, Pietro Marrazzo. Diventa così assessore ai Lavori Pubblici e alla Casa nella giunta Marrazzo, incarico che mantiene fino a quando, il 16 settembre 2009, diventa Presidente del Consiglio regionale del Lazio, subentrando a Guido Milana nel frattempo eletto eurodeputato al Parlamento europeo.
Vice presidente del Lazio con Polverini
Alle elezioni regionali del 2010 si candida per la terza volta con il Pd, nella coalizione a sostegno della radicale Emma Bonino, venendo eletto al consiglio regionale del Lazio, risultando primo degli eletti con il Partito Democratico. Quindi, il 12 maggio 2010, viene eletto vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, in quota di minoranza: presidente della Regione per la coalizione di centrodestra è infatti Renata Polverini. Dopo la turbolenta fine della consiliatura Polverini, Astorre nel dicembre si candida nel 2012 alle 'parlamentarie' del Pd per le elezioni politiche dell'anno successivo. Arriva terzo (dietro Marietta Tidei ed Annamaria Parente) con circa 7200 preferenze, e perciò ottiene un posto nella lista regionale per il Senato della Repubblica.
Eletto al Senato nel 2013
Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato nelle liste del Pd al Senato della Repubblica, nella circoscrizione Lazio, e successivamente eletto senatore per la XVII Legislatura. Il 4 dicembre 2013 è eletto al Senato, a scrutinio segreto, membro della commissione di vigilanza della Cassa depositi e prestiti.
Nella direzione nazIonale Pd
Eletto all'Assemblea nazionale del Partito Democratico nelle primarie del Partito Democratico dell'8 dicembre 2013, è stato nominato membro della Direzione nazionale del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 viene ricandidato nella medesima circoscrizione per la coalizione di centro-sinistra in quota Pd e rieletto senatore. Successivamente, entra a fa parte della VIII Commissione Lavori Pubblici, comunicazioni, di cui è segretario.
Segretario Pd per il Lazio
Il primo dicembre 2018 viene eletto segretario regionale del Pd per il Lazio. Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato come capolista nel collegio plurinominale Lazio 02 risultando eletto.