Mercoledì 24 Aprile 2024

Zingaretti: "Stop ai furbi o non si va avanti"

Duro il segretario del Pd alle critiche di Renzi e di Di Maio alla manovra: "Gli italiani sono stanchi e non sono dei coglioni"

Zingaretti stringe la mano a Salvini (Imagoeconomica)

Zingaretti stringe la mano a Salvini (Imagoeconomica)

Roma, 20 ottobre 2019 -  Nicola Zingaretti dice basta polemiche: "Nessuno faccia il furbetto se vogliamo andare avanti insieme", riferendosi alle critiche di Luigi Maio e di Matteo Renzi, chiarisce: "Non fa solo effetto, fa male, noi saremo molto responsabili e diciamo agli alleati che si può andare avanti ma nessuno ricominci a mettere bandierine su identità, perché gli italiani sono stanchi e non sono dei coglioni. Bisogna mantenere le parole sennò si arrabbiano e ci sarà una rivolta". Il segretario del Pd  a 'Non è l'arena' su La7, e rivendica: "Ero il più scettico sul governo ma ora bisogna essere coerenti. Questa legge di bilancio è stata votata in Cdm". Il segretario assicura: il Pd "sarà responsabile".

Zingaretti non fa giri di parole: "Se in questo governo qualcuno si illude che può dire che 'siamo d'accordo' ma poi fa polemiche, l'interesse ad andare avanti viene meno", e aggiunge: "Gli impegni li manterremo insieme. Non accetto un gioco a chi la spara più grande".

Poi punta il dito: "Matteo Renzi alla Leopolda sta parlando male di un progetto di legge", la manovra, "che Italia Viva ha condiviso, deciso e sottoscritto nel corso del Consiglio dei ministri", spiega il segretario del Pd. E conclude: "In un Governo solo per occupare le poltrone non rimango: o questo governo cambia l'italia o viene meno motivo per cui questo Govenro esiste".

Poi Zingaretti incrocia negli studi Matteo Salvini, stretta di mano: "Con Salvini siamo avversari su tutto ma ci siamo sempre detti la verità questo fa riconoscere le persone: avversari ma leali". Il conduttore Massimo Giletti strappa loro la mezza promessa di un confronto tv nel suo programma