Giovedì 25 Aprile 2024

Sondaggi elettorali, prima flessione per la Lega. Effetto crisi di governo

La rilevazione di Gpf rivela il recupero di Pd e Cinque Stelle. Conte batte Salvini

Giuseppe Conte e Matte Salvini (Ansa)

Giuseppe Conte e Matte Salvini (Ansa)

Roma, 22 agosto 2019 - Niente ferie per gli istituti di sondaggio. La crisi d’agosto ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, e dunque l’interesse di captare gli umori degli italiani è particolarmente acceso. Detto che la situazione è fluida – oggi si chiuderà il (primo?) giro di consultazioni con il Quirinale – il sondaggio di Gpf Inspiring Research, commissionato da Ansa.it e realizzato fra 20 e 21 agosto su 609 interviste, un paletto sembra fissarlo: nel confronto andato in scena al Senato due giorni fa, il premier Giuseppe Conte ha battuto il ministro degli Interni Matteo Salvini. La pensa così il 60,6% degli intervistati dall’istituto di sondaggi, mentre solo il 27,3% ritiene che il leader leghista sia uscito vincitore dalla maratona (il restante 12,1% non ha risposto). Anche nel gradimento, Conte (al 61%) supera Salvini (al 48%) e il leader dei 5 Stelle, Luigi Di Maio (al 46%). Ma in testa alla classifica c’è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (69%). Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è al 44%, la leader di Fd’I, Giorgia Meloni, è al 37%, sopra Silvio Berlusconi (al 27%).

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, prosegue il sondaggio commissionato dall’agenzia di stampa, la Lega è al 31,2%, il M5s al 23,1%, il Pd al 23,5%, Fd’I al 6,7%, FI al 5,9%. Nel complesso, il centrodestra è al 46,2%, mentre il centrosinistra è al 29,1%. "Il discorso più efficace per gli italiani è apparso quello di Renzi, seguito da quello di Conte – precisa Roberto Baldassarri, presidente Gpf Inspiring Research –. Le parole di Salvini sono invece valutate come da campagna elettorale, senza colpi di scena".

Altra rilevazione quella del portale YouTrend, diffusa il 20 agosto, subito prima che Conte si presentasse in Senato. La base statistica è di un migliaio di questionari. I risultati dicono che più di 6 italiani su 10 (il 65,1%) preferirebbero che la legislatura proseguisse con un nuovo esecutivo, sia esso duraturo (42,3%) o elettorale (22,7%), cioè incaricato di fare la manovra e poi di portare il Paese al voto l’anno prossimo. E, dunque, quale maggioranza si prefigurerebbe? Più della metà degli interpellati (52,7%) da YouTrend vede come esito un’alleanza tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra. Un italiano su cinque (21%) pensa che Matteo Renzi rompa col Pd e schieri i ‘suoi’ parlamentari con una nuova maggioranza. Solo il 14,9% sceglie l’opzione che vede i pentastellati continuare con la Lega, magari dopo un passo indietro di Salvini da ministro. Poca credibilità (6,8%) riscuote la ‘Coalizione Ursula’, ovvero un patto trasversale Pd-FI-M5s. La parte restante (4,6%) prefigura altri tipi di coalizione.

Andando qualche giorno indietro (la diffusione risale al 13 agosto), Ipr Marketing ha fatto un sondaggio per La7 sulle intenzioni di voto degli italiani. Ecco i risultati: Lega al 38%, Pd al 23%, M5s al 16,5%, Fd’I all’8% e FI al 6,5%. Una ‘classifica’ che, al netto di piccole variazioni, è confermata in tutte le rilevazioni del periodo. A testimoniare come l’Italia sia al centro dell’attenzione, anche il sondaggio commissionato "da un grande fondo di investimento americano" (così riporta il sito Dagospia) il 9 agosto scorso. Il risultato curioso è questo: la Lega passa dal 30% al 39% se guidato da Salvini, mentre M5s e Pd, senza Di Maio e Zingaretti, aumentano rispettivamente dall’11 al 17% e dal 20 al 28%.