Salvini: "O passa il Dl Sicurezza, o salta tutto". Poi il Viminale chiarisce

Ultimatum del leader della Lega, il Viminale precisa: "Si riferiva solo al provvedimento". Di Maio lo rassicura: "Il decreto va approvato, non ci si può rimangiare la parola". L'esame alla Camera slitta a lunedì prossimo

Matteo Salvini durante lo sgombero delle ville dei Casamonica (LaPresse)

Matteo Salvini durante lo sgombero delle ville dei Casamonica (LaPresse)

Roma, 20 novembre 2018 - Ultimatum di Matteo Salvini al Movimento 5 stelle. "Il Dl sicurezza serve al Paese e passerà entro il 3 dicembre o salta tutto", dice il ministro dell'Interno a margine della presentazione di un'iniziativa per la donazione di sangue nel piazzale del Viminale. E, per la prima volta, mette alle strette gli alleati. Qualche ora, e arriva la precisazione del Viminale: con "Salta tutto", Salvini si riferisce al decreto sicurezza e non ad altro, il cui esame alla Camera inizia lunedì 26 novembre, inizialmente previsto per venerdì 23. 

Ma, anche se il governo a questo punto non sembra a rischio, le tensioni restano. Di ieri la lettera di 19 deputati pentastellati al capogruppo D'Uva, in cui rivendicavano modifiche al decreto, lamentando la "scarsa collegialità". E, a corredo, annunciavano 8 emendamenti. Una mossa che deve aver messo in allarme il leader del Carroccio che oggi fa sentire la sua voce. Anche se, sottolinea, "mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro". 

La pace sui rifiuti, con la firma del protocollo d'intesa sulla Terra dei Fuochi, già ieri sembrava precaria. Tanto che il vicepremier leghista non si era presentato in conferenza stampa a Caserta: una cena di gala al Quirinale, la motivazione ufficiale. E all'evento Salvini è effettivamente andato, ritrovandosi allo stesso tavolo con la ex fidanzata Elisa Isoardi. Ma forse c'erano anche altre ragioni: non siglare, con la sua presenza, un accordo che non era pronto ad accettare. Oggi, con l'improvviso cambio di toni sul Dl Sicurezza, arriva la conferma. Che segue l'esternazione di ieri: "Se non mi fanno saltare, vado fino in fondo"

Anche se il ministro, che si è fatto vedere stamane anche durante lo sgombero delle villette dei Casamonica, ci tiene a specificare che con Luigi Di Maio "andiamo d'amore e d'accordo. Non sono mai andato d'accordo con un politico come non lui". Salvini parla anche della manovra: "Siamo tranquilli, stiamo mettendo sangue nelle arterie dei cittadini italiani salassati negli anni passati anche per colpa di scelte europee sbagliate e sono sicuro che l'Europa, i mercati, le agenzie di rating porteranno rispetto all'Italia che contribuisce con 5 miliardi di euro al bilancio dell'Unione". Una risposta alle indiscrezioni filtrate ieri da Bruxelles che danno la Commissione pronta a bocciare nuovamente il testo. Per la conferma, basterà attendere 24 ore: la risposta è attesa per mercoledì. Oggi, intanto, si registra una nuova impennata dello spread che tocca un picco di 335 punti con un rendimento di 3,698% a poco più di un'ora dall'apertura, per poi ritracciare nei minuti successivi.

DI MAIO - Le parole di Salvini trovano immediate rassicurazioni da Di Maio. Il Movimento cinque stelle sarà "leale" sul decreto sicurezza, dice il vicepremier a Radio anch'io. "Come capo politico del Movimento - spiega a proposito della lettera dei 19 - devo assicurare la lealtà del Movimento a questo Governo". E aggiunge: "Il decreto si deve approvare. È una questione di correttezza. Non ci si può rimangiare la parola".

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