Mercoledì 24 Aprile 2024

Umbria, Di Maio: "Esperimento non riuscito". Conte chiede gioco di squadra

Zingaretti: "Pd unica alternativa alle destre". Salvini: "E' un voto che ha anche valenza nazionale. Chi semina tradimento raccoglie tradimento"

Speranza, Zingaretti, Bianconi, Di Maio e Conte: la foto di gruppo a Narni (Ansa)

Speranza, Zingaretti, Bianconi, Di Maio e Conte: la foto di gruppo a Narni (Ansa)

Perugia, 28 ottobre 2019 - All'indomani delle elezioni in Umbria che hanno sancito il trionfo del Centrodestra, Lega e Fratelli d'Italia si affrettano a recitare il De Profundis dell'esecutivo giallorosso. "Per come vedo io le cose, fossi Conte avrei rassegnato le dimissioni ieri stesso", commenta di buon mattino Giorgia Meloni in radio, mentre Salvini, sempre in radiofrequenza, attacca: "Questo non è un governo che rappresenta il popolo italiano, mi rifiuto di pensare ad altre alternative che non siano le elezioni". E, a questo proposito, avverte: "Noi stiamo già lavorando". Gli sconfitti ammettono la debacle, col leader grillino che boccia come impraticabile l'alleanza coi dem e il segretario Pd che rivendica: noi unica alternativa alle destre, mentre il premier serafico rifiuta a suon di musica l'eventualità di essere messo all'angolo.

Sempre nell'odierna mattinata Conte ha sentito telefonicamente sia il capo politico del M5S e ministro degli Esteri Luigi Di Maio che il segretario dem Nicola Zingaretti: telefonate "cordiali", per una riflessione sul voto umbro, dopo la debacle del candidato civico sostenuto dalla maggioranza di governo, Vincenzo Bianconi.

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Risultati elezioni Umbria: dati definitivi e mappe 

Conte cita Modugno e invita alla coesione

Mentre Partito Democratico e Movimento 5 Stelle ricompongono i pezzi di un'alleanza già in frantumi morta ancor prima di nascere, il premier Giuseppe Conte rispedisce al mittente le analisi disfattiste "Io in discussione? -  risponde ai cronisti arrivando alla convention 'Sindaci d'Italia', promossa da Poste Italiane a Roma - Non ho niente, ma ho il sole, il cielo e il mare (per i più giovani: trattasi di una citazione di Domenico Modugno, che così cantava in 'Meraviglioso' ndr)". Più tardi chiarisce: il voto in Umbria è "un test da non trascurare affatto" ma "noi siamo qui a governare con coraggio e determinazione, il nostro è un progetto riformatore per il Paese. Un test regionale non può incidere, se non avessimo coraggio e lungimiranza sarebbe meglio andare a casa tutti". A margine dell'inaugurazione di un impianto Eni a Marina di Ravenna il premier torna nuovamente sull'argomento precisando: "Siamo all'inizio di un percorso. Dobbiamo proseguire lungo questo cammino. Abbiamo bisogno di maggior spirito di squadra, più coesione e lavorare con più determinazione. I cittadini ci chiedono questo".

Immediata la replica di Salvini: "È un voto che ha anche una valenza nazionale, Conte continua con la sua arrogante distruzione dell'Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico". Poi la stilettata: "Chi semina tradimento raccoglie tradimento".  

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Di Maio: alleanza col Pd impraticabile 

Per Luigi Di Maio il voto è sacro e, dopo aver fatto "gli auguri alla governatrice Tesei" assicura che la sconfitta in Umbria "non ferma il governo", che "lavora per portare avanti il programma", quindi da qui a fine legislatura: "Sto lavorando per far durare il governo altri tre anni e poi per farlo valutare dagli italiani, il voto arriverà. Saranno gli italiani, a quel punto, a dire se avremo lavorato bene o male". Il capo politico dei 5 stelle boccia l'alleanza col Pd come una "strada impraticabile" e specifica che quello in Umbria "era un esperimento. Non ha funzionato. Tutta la teoria per cui si diceva che se ci fossimo alleati con un'altra forza politica saremmo stati un'alternativa non ha funzionato".

"Più ascolto le persone più capisco che il governo deve agire con una voce univoca che non crei dubbi e perplessità tra la gente. E per fare questo vanno chiarite il prima possibile tutte le misure in manovra. Così da evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni" ha puntualizzato su Facebook il leader pentastellato nell'arco della giornata. "Forse serve anche un programma di governo piu' dettagliato, che ci permetta di indicare le cose da fare e che implicitamente contenga anche quelle che non vanno mai fatte. Penso ad esempio a Quota 100. Come ho avuto modo di ribadire nei giorni scorsi questa misura rimarrà intatta. Ma in svariate circostanze è stata messa in discussione, generando confusione anche tra la gente. Se avessimo avuto un contratto di governo, ciò che non c'era scritto non si sarebbe potuto neanche ipotizzare e quindi alcune incomprensioni magari non si sarebbero nemmeno verificate" ha aggiunto. 

Già dalla mattina il M5S aveva rinegato il patto per l'Umbria. Ma ribollono le pance dei grillini 'dissidenti', in prima fila il consigliere della Regione Lazio Davide Barillari, che chiede un incontro con il 'gotha' Di Maio-Grillo-Casaleggio, perché "se gli elettori non capiscono più differenza tra noi e gli altri partiti vuol dire che abbiamo sbagliato". Senza tirare in ballo i vertici, il viceministro Giancarlo Cancelleri auspica che il Movimento ritrovi "l'umanità, la semplicità, l'unità e l'umiltà che ci hanno sempre fatto da biglietto da visita". E "a chi dice che col Pd è un disastro, dico che non andava bene neanche con la Lega". 

Quanto a Beppe Grillo, intorno alle 12 ha twittato un "pensavo peggio" dal retrogusto amaro, che è rimasto online pochi minuti ed è poi scomparso, sostituito dal video di un successo dei Soundgarden. 

Zingaretti: Pd unica alternativa alle destre 

Su Facebook il segretario Pd Nicola Zingaretti ammette la sconfitta ma sottolinea: "Il Pd si attesta al 22.3%, dopo una scissione e, considerando la presenza alle europee di altre forze politiche, ritengo questo come un risultato di tenuta". E aggiunge: "Da qui si riparte. Questo dato conferma il Pd come l'unico credibile pilastro di un'alternativa alle destre". Sul rapporto coi 5 stelle:  "L'alleanza ha senso solo ed esclusivamente se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti la sua esistenza è inutile e sarà meglio trarne le conseguenze". 

Voci democratiche al governo precisano che l'Umbria "non era un test nazionale" (Anna Ascani, ministro dell'Istruzione). "Torniamo a batterci per le nostre idee", è l'invito di Matteo Orfini su Twitter, preceduto dalle dichiarazioni dei Walter Verini, commissario Pd umbro, che indica la via maestra nella costruzione di alleanze a sinistra. "La destra che ha vinto largamente in Umbria quando si presenta insieme ha il 48 per cento dei voti; Pd, più Renzi, più sinistra abbiamo il 30 per cento e il tema è: che facciamo davanti a quel 48 per cento? Una politica di alleanze si impone". 

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Ma l'idea di mollare il Movimento ora non convince Dario Franceschini: "Non mi sembra acuta - twitta il capo delegazione Pd al governo -. L'onda di destra si ferma con il buon governo e con l'allargamento e l'apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci". 

Matteo Renzi e la foto di Narni

Intanto Matteo Renzi mette il dito nella piaga: la sconfitta in Umbria è "figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un'idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd". Se il modello si replicasse ovunque, in futuro si aprirebbe per IV "un'autentica prateria". Nel mirino lo scatto di Narni: "Non ho capito la 'genialata' di fare una foto di gruppo all'ultimo minuto  - attacca Renzi - portando il premier in campagna elettorale per le Regionali". 

Zampata di Carlo Calenda al leader di IV. A proposito della bocciatura di Matteo Renzi dell'alleanza Pd-M5S in Umbria, twitta: "Disse il promotore dell'accordo. Matteo Renzi #senzavergogna". 

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