Venerdì 26 Aprile 2024

Patuanelli e i 5 Stelle. "Con il Pd serve tempo. Ma è difficile ricostruire un rapporto di fiducia"

Il capogruppo al Senato: una parte dei dem è d’accordo coi nostri temi. E dopo la batosta elettorale Conte stronca l’ipotesi campo largo

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte

Roma, 31 maggio 2023 – “Sconfitta netta, soffia un vento di destra», ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd dopo l’esito delle elezioni amministrative. Senatore Stefano Patuanelli (M5s, ex ministro e stellato di rango, ndr ) ve lo aspettavate questo “cappotto” da parte del centrodestra? Giuseppe Conte dice che Meloni non si batte con il campo largo. Eppure secondo i sondaggi, il centrosinistra unito avrebbe vinto anche le politiche di settembre. Che riflessione avete fatto su questo risultato?

"A differenza della destra, la storia recente dimostra che per quanto riguarda il campo progressista non si vince con i cartelli elettorali, ma con proposte politiche serie anche sui territori. Il centrodestra è un catalizzatore di liste civetta che, nonostante divisioni perfino più profonde del centrosinistra, riesce a compattarsi con cinismo in ragione del voto. Il nostro campo non riesce a farlo, anche perché veniamo da elezioni politiche molto particolari, in cui di fatto è stata fatta una campagna elettorale da tutti contro tutti nonostante la legge elettorale imponesse le alleanze. A mio avviso occorre ancora del tempo, stabilità nei rapporti tra le varie componenti del nostro campo e rispetto reciproco".

Schlein ha parlato di sconfitta importante, di “vento della destra” che soffia imponente in Italia. Ne è convinto anche lei oppure, più semplicemente, non c’è alternativa a questa destra di governo?

"Il vento della destra c’è, ma non è imbattibile, anzi. Ritengo che a livello nazionale ci sia molto equilibrio, ma sul locale, per le ragioni che dicevo prima, il campo progressista è molto più in ritardo. Servirà tempo, inutile negarlo, per rimettere assieme i cocci. E soprattutto, servirà un atteggiamento costruttivo da parte di tutte le componenti di questo campo, senza puntare a ruoli egemonici bensì collaborativi".

Il vento della destra sta soffiando anche in Europa, in Spagna Sánchez andrà a elezioni anticipate il 23 luglio. Le Europee, a suo parere, segneranno un cambio di passo e di colore anche in Europa?

"Potrebbe essere, perché anche a livello europeo non c’è un’amalgama vera nel campo cosiddetto progressista, socialista e riformista. Senza contare che manca una componente verde trasversale nelle principali economie dell’Ue e che l’atteggiamento a Strasburgo e Bruxelles di queste forze non è dei più propositivi".

C’è una maggioranza di cittadini italiani – stando ai numeri dei sondaggi – che voterebbe a sinistra se la proposta fosse unitaria e convincente. Secondo lei un rapporto “costituente“ con il Pd è possibile? E su quali basi?

"Ho risposto prima indirettamente. Io sono stato uno dei promotori nell’identificazione di un campo di azione preciso per il MoVimento 5 Stelle. Poi molte cose sono accadute e questo campo, che ha operato bene nel Governo Conte II, si è sfilacciato. Quel Governo è caduto come tutti sappiamo, mentre alla caduta di Draghi è seguito un tentativo del Pd di distruggerci. Ora è difficile ricostruire un rapporto di fiducia che agisca sui progetti. Lo ripeto, serve tempo. Ma sono fiducioso".

Il centrodestra ha smantellato il reddito di cittadinanza, vostra legge bandiera e vuole costruire il ponte sullo Stretto di Messina. Con il Pd, su questi temi, c’è intesa su tutto oppure c’è una diversa declinazione e sensibilità che vi tiene distanti?

"Il centrodestra in pochi mesi di governo ha fatto disastri che sono stati coperti da astute armi di distrazione di massa. Lo stesso reddito di cittadinanza non è stato smantellato, ma solo gravemente peggiorato. Sul tema del lavoro torna di fatto il jobs act, sul Pnrr la maggioranza ha addirittura parlato di frittata fatta. Per le imprese sono stati combinati dei pasticci sia sul Superbonus sia su misure come il Piano Nazionale Transizione 4.0, l’evoluzione di Impresa 4.0 che abbiamo finanziato massicciamente quando ero al Mise. Su questi temi sembra che il Pd sia sulle nostre stesse posizioni, almeno una parte dei dem".

Il 17 giugno prossimo ci sarà una vostra manifestazione sul lavoro. Il Pd parteciperà?

"Non lo so, ma il presidente Conte è stato chiaro sul punto: è una manifestazione aperta alle forze politiche che vorranno parteciparvi".

Il problema della sinistra oggi in Italia è legato alla fragilità delle leadership o a una proposta politica che non convince più? Insomma, al di là dell’unità “matematica” delle varie forze politiche di area per puro tatticismo, che cosa manca alla sinistra per tornare a rappresentare un’attrattiva per l’elettorato, il proprio e anche quello che adesso preferisce casomai l’astensione?

"Manca l’umiltà nel dire che le differenti esperienze delle componenti della sinistra sono un arricchimento culturale e politico, e non un nemico da abbattere in nome dell’egemonia del campo progressista".