Venerdì 17 Maggio 2024

Lega-5 Stelle, dieci punti di scontro

Dagli inceneritori al decreto sicurezza, passando per prescrizione e grandi opere: le questioni calde che dividono i due alleati di governo

I vicepremier Salvini e Di Maio (Ansa)

I vicepremier Salvini e Di Maio (Ansa)

Roma, 18 novembre 2018 - La questione degli inceneritori è solo l'ultimo dei temi che dividono Lega e 5 Stelle. I due alleati di governo hanno visioni molto diverse su come risolvere l'emergenza rifiuti in Campania. Il Carroccio punta a costruire termovalirizzatori di ultima generazione per rendere la regione autosufficiente nello smaltimento dell'immondizia, il Movimento è da sempre contrario e Di Maio lo ha ribadito il modo inequivocabile: "Non c'entrano una beneamata ceppa col contratto". Proprio il programma giallo-verde steso all'alba dell'esecutivo viene chiamato in causa ora da una ora dall'altra forza, dimostrando che le maglia dell'allenza sono sempre più strette. Dal decreto sicurezza, alla legittima difesa, passando per Tav e prescrizione: ecco quali sono i principali punti dello scontro.  

(Testi a cura di ROSALBA CARBUTTI)

TERMOVALORIZZATORI  - Il M5S sui termovalorizzatori – che su questo tema a Parma ruppe col suo sindaco Pizzarotti – non cede. Di Maio l’ha detto chiaro a Salvini: «Non sono nel contratto». Il M5S sui termovalorizzatori – che su questo tema a Parma ruppe col suo sindaco Pizzarotti – non cede. Di Maio l’ha detto chiaro a Salvini: «Non sono nel contratto». 

SOLDI AI PARTITI - I grillini, dopo lo scandalo dei fondi della Lega, puntano sulla trasparenza: donazioni ai partiti pubbliche da 500 euro in su. La Lega vuole che siano pubbliche le donazioni solo dai 2mila euro in su. E ha fatto sparire la norma ‘blinda Casaleggio’ . 

CONFLITTO DI INTERESSI - Per il ministro stellato della Giustizia Bonafede il conflitto d’interessi si farà ed è una «battaglia fondamentale». Salvini, che non vuole rompere con Berlusconi, sul conflitto d’interessi ha sempre detto: «Non è una priorità». 

DECRETO SICUREZZA - Il dl Sicurezza, voluto dalla Lega, ha creato problemi al M5S. De Falco (che ha votato contro) rischia l’espulsione. Il Carroccio ha incassato il sì al Senato. In cambio, ha accettato un compromesso sulla prescrizione cara al M5S. 

LEGITTIMA DIFESA - I 5 Stelle hanno votato per la legittima difesa, ma i mal di pancia non sono mancati con una manciata di emendamenti presentati (poi ritirati) al Senato per modificare la norma. E' invece un' altra misura prioritaria del Carroccio che ha avuto il primo sì al Senato il 24 ottobre. La nuova norma esclude la punibilità di chi si è difeso in stato di «grave turbamento». 

CONDONO FISCALE - Dopo lo scontro e una ‘manina’ che avrebbe cambiato il dl fiscale, Di Maio ha incassato lo stop al condono. La Lega retrocede (restano saldo e stralcio delle mini cartelle e la rottamazione ter); slitta il carcere per gli evasori. 

GIUSTIZIA - L’ala più giustizialista dei grillini punta molto sulla riforma della giustizia e sul ddl anticorruzione. Salvini, a parole, parla di «necessaria riforma della giustizia», ma la sua versione è molto diversa da quella del M5S. 

PRESCRIZIONE - La battaglia dei grillini è stoppare la prescrizione già dopo il primo grado di giudizio. Per la Lega la norma sarà «una bomba per i processi». Ma poi ha dato il via libera, purché si parta dal 2020. 

GRANDI OPERE - I grillini, costretti a dire sì alla Tap (con proteste), vorrebbero lo stop della Tav e attaccano la Pedemontana che vuole la Lega. Salvini non vuole scontentare il Nord e le imprese e si è detto a favore della Tav: «Si vada avanti». 

TEMI ETICI E DIRITTI - I grillini sul fine vita hanno depositato un ddl per l’eutanasia e hanno criticato apertamente il ddl Pillon sull’affido condiviso. La Lega è contraria all’eutanasia («non è nel contratto») e difende il ddl del suo senatore Pillon.