Lido degli Estensi (Ferrara), 15 settembre 2024 – "La vicenda Sangiuliano è chiusa. Si è voluto dimettere per un fatto del tutto personale: se n’è parlato troppo. Anche basta. Altre persone coinvolte? Ricostruzioni fantasiose". Arianna Meloni, dal palco della festa regionale di Fratelli d’Italia al Lido degli Estensi ‘assolve’ l’ex titolare del dicastero alla Cultura e tira dritto. "È stato un ottimo ministro, una persona onesta e competente". Sipario, ora in scena c’è Alessandro Giuli. La sorella d’Italia è accolta caldamente alla kermesse meloniana, organizzata in uno dei territori che in Emilia-Romagna ha deciso di ammainare le bandiere rosse e di premiare Giorgia Meloni. Stringe la mano vigorosamente alla candidata presidente della regione Elena Ugolini. Sorride. Per rispondere agli applausi disegna un cuore con le mani.
Incalzata dalle domande – sul palco con lei il deputato meloniano Francesco Filini e il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi – la sorella della premier, che per il partito è responsabile nazionale del tesseramento, si toglie più di qualche sassolino dalle scarpe. Dopo "un’estate curiosa", la definisce così, "è bello tornare a casa". "Perché noi siamo così – scandisce rivolgendosi alla platea –: siamo il partito dei circoli, dei militanti, dei sindaci, degli amministratori. Un esercito di gente che lavora tutti i giorni nei territori. Questi momenti sono molto importanti e quindi sono contenta, benché il periodo sia sicuramente un po’ teso".
Ma arriviamo al cuore delle polemiche. "È già da parecchio tempo – dice Meloni – almeno più di un anno, che per qualsiasi cosa succede mi tirano in mezzo. Senza nessun motivo. Con narrazioni inventate ad arte". A questo punto, il ferale dubbio. "Hanno provato ad attaccare Giorgia Meloni in tutti i modi ma non ci sono riusciti – analizza – e dunque passano ad attaccare tutte le persone che le stanno più vicino: prima Giambruno, poi io, poi Lollobrigida. Insomma, verso di noi c’è un atteggiamento esagerato: una morbosità curiosa". A fronte dello scroscio di applausi d’incoraggiamento, divampa l’anima militante di Arianna. "Se ne facciano una ragione: noi non molliamo. Se ci vogliono attaccare". Inevitabile, a proposito di polemiche, parlare dell’ex compagno e ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. "Fracesco – dice – fa il ministro perché è bravo, non c’è nessuna questione di familismo come la vogliono raccontare. È bravo e competente ed è riconosciuto così da tutte le categorie. Il ruolo che ha, non è legato a rapporti di altra natura che non siano la sua bravura e il suo percorso".
La spiegazione a tutto questo, dalla prospettiva della sorella della premier, è riconducibile a un sentimento di ostilità che genera "invidia". O viceversa. Invidia del fatto che "noi di Fratelli d’Italia siamo la bella politica. Non essendo ricattabili, noi siamo qui solo grazie agli italiani e questa è una cosa che a sinistra dà fastidio".
Quello del governo è "un sogno che perseguiamo da tantissimo tempo: ma è un punto di partenza, non di arrivo". Dunque il punto è che "la sinistra non è preparata a entrare nel merito di quello che stiamo facendo: l’Italia è ripartita e con questa opposizione non facciamo altro che crescere nei sondaggi".
Giorgia – la si chiama più volte per nome – non è la donna sola al comando. "La nostra forza è proprio la classe dirigente – chiude – e gli italiani lo stanno riconoscendo". L’orgoglio è quello di aver "riportato centralità al nostro Paese, anche sul piano internazionale". E la centralità, ieri, l’ha avuta il Lido degli Estensi: da lì è partito un segnale molto chiaro. Fratelli d’Italia, in Emilia-Romagna, vuol dire la sua.