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Roma, 4 giugno 2022 - Genova e Palermo non potrebbero essere più lontane. Entrambe affacciate sul mare, entrambe capoluoghi di Regione, afflitte da problemi economici e sociali diversi (la perduta industrializzazione e i trasporti a Genova, la mai avvenuta crescita e la speculazione edilizia, per non dire della mafia, a Palermo), vanno al voto il 12 giugno, data delle elezioni amministrative. Il filo rosso che lega le due città sono i movimenti "al centro". Genova Sotto la Lanterna il centrodestra si presenta unito per la riconferma del civico Marco Bucci (5 anni fa voluto fortemente da Matteo Salvini). Ma nelle liste che lo sostengono ci saranno anche esponenti di Azione e di Italia Viva, sebbene sia il partito di Carlo Calenda che quello di Matteo Renzi non partecipino con la propria lista. Il centrosinistra ha visto Pd e M5S accordarsi sulla candidatura dell’avvocato Ariel Dello Strologo, espressione di una coalizione che, in quella che fu una roccaforte rossa, punta a un ballottaggio che varrebbe quasi una vittoria. Infatti, la riconferma di Bucci – che ha lavorato sodo e bene per la ricostruzione della città – è data per incassata, forse già al primo turno. A farla da padrone sarà l’astensionismo. Già cinque anni fa il sindaco uscente Bucci fu eletto da appena 112 mila votanti e oggi il tasso di astensionismo veleggia oltre il 50%. Bucci, manager d’azienda, è sostenuto da tutto il centrodestra (Fd’I, Lega, FI; Udc, Nuovo Psi, lista di Toti), oltre che da renziani e calendiani. Dovrebbe avere gioco facile su un civico moderato, Dello Strologo, appoggiato da Pd, M5s, SI, Verdi, ma che si è dovuto schiacciare tutto a sinistra. Tra gli altri candidati, Mattia Crucioli, ex senatore 5S, ora nei fuoriusciti di Alternativa, che ha radunato attorno a sé micro-formazioni No pass e anti-Draghi (Italexit, Partico ...
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