Giovedì 25 Aprile 2024

Camera e Senato sforbiciati. File di banchi chiuse e nuove targhe

Oggi i nuovi eletti si dovranno accreditare, giovedì la prima seduta del Parlamento

Gli ultimi preparativi nell’aula della Camera

Gli ultimi preparativi nell’aula della Camera

Roma, 10 ottobre 2022 - Tutto è pronto. Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama sono stati tirati a lucido. I siti web e i social di Camera e Senato hanno messo online i filmati in cui si vedono operai, fabbri e addetti alle pulizie che sistemano microfoni, stendono tappeti (rossi), puliscono divanetti. Le grandi pulizie in attesa dei parlamentari della nuova legislatura, la XIX. Tutto andrà bene, dunque? Mica tanto. La novità – un vero unicum – è che i parlamentari sono stati drasticamente tagliati. E così i deputati sono passati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200, al netto dei sei a vita.

Morale, si è passati da 945 unità ad appena 600. Problemino. I Palazzi sono grandi, giganteschi: Montecitorio è mastodontico, enorme, ti ci perdi. Un’orgia di stanze, piani, corridoi, cunicoli, stucchi, marmi. Tra piano terra, piano nobile (sala della Lupa, del Mappamondo, eccetera), piani superiori, sotterranei, corridoi, aulette dei gruppi e palazzi attigui, ristoranti, bar (oltre alla mitica Buvette), marmi, stucchi, dipinti, decorazioni.

E poi, ovviamente, il Transatlantico, meglio noto come 'il corridoio dei Passi Perduti', cortile d’onore (unico luogo rimasto free per i fumatori), guardaroba, ingressi (due: il portone principale, pensato come secondario, e il secondario, pensato come il principale, dall’architetto Basile che lo aveva progettato a inizio Novecento), eccetera Insomma, ti ci perdi dopo anni e anni che ci vai, figurati se sei una matricola come molti saranno.

Certo, lo spingi-spingi per conquistarsi un posto in Paradiso (stipendio netto 14mila euro), è sempre uguale e le Camere stanno per formarsi. Oggi è il giorno delle fototessere, dell’accreditamento (funziona come in hotel: dai il documento, firmi, prendi le chiavette per entrare nei siti e usufruire dei servizi, scopri tutti i benefit cui hai diritto, eccetera). Poi, giovedì 13, il primo giorno di scuola con tanto di campanella. Riunioni in simultanea, grande emozione, foto ricordo (sostituite dai selfie), proclamazione degli eletti, costituzione dei gruppi parlamentari, elezione dei capigruppo e, poi, dei presidenti delle due aule (chi saranno? Ferve il ‘toto-nomi’) e degli organi relativi (quattro vice presidenti, tre questori, otto segretari d’aula per ogni Camera).

Ma i deputati sono molti meno, i senatori pure. Il Palazzo sarà carente di persone e di personale. Meno parlamentari vuol dire meno addetti stampa e meno portaborse, meno segretarie, meno autisti. La prima innovazione – oltre all’adeguamento dei Regolamenti parlamentari (il Senato l’ha fatto, ma la Camera no, il guaio è rimasto in eredità) – è che lo spazio fisico tra banchi (maggioranza e opposizione, destra e sinistra, centristi, 5 Stelle) vedrà tanti scranni vuoti. A mali estremi, estremi rimedi. Si è agito di lima e scalpello. I banchi e le postazioni ristrette onde evitare l’effetto aula vuota: le file dei primi e ultimi banchi tagliate.

Ma la situazione resta surreale, oltre che inedita e scatena la fantasia persino dei costituzionalisti. Salvatore Curreri propone "una semplice innovazione che sembra marginale, non inutile, di impatto visivo. Non restringere i due emicicli – che costringerebbe le forze politiche di destra e di sinistra a una innaturale convergenza verso il centro, abbandonanDo le tradizionali postazioni – ma approfittare della riduzione per lasciare tra maggioranza di governo e opposizione un settore dell’emiciclo vuoto per marcare distanza tra le due, come avviene in Gran Bretagna". Sarà, invece, tutto solo molto più desolante, forse pure un po’ patetico. Triste, solitario y final, ecco.