Venerdì 26 Aprile 2024

Bufera sul libro della Meloni a scuola. Ma lei smentisce: nessun invito

Messina, circolare della preside annuncia l’evento con la leader di Fratelli d’Italia. Genitori in rivolta

Giorgia Meloni (ImagoE)

Giorgia Meloni (ImagoE)

È un caso – anzi, un vero e proprio giallo – la presentazione annunciata da un istituto tecnico di Messina del libro di Giorgia Meloni "Io sono Giorgia", recentemente pubblicato e che serve anche come trampolino di lancio della sua futura candidatura a premier del centrodestra. L’evento si doveva tenere con un collegamento – obbligatorio per gli alunni – della leader di Fd’I. Un intervento che era previsto, ovviamente online, per il 25 maggio, ma che scatena immediate reazioni politiche, nonostante Fratelli d’Italia – e la stessa leader – si affretti a smentire di aver ricevuto alcun invito. Precisano i suoi che "in ogni caso la Meloni non avrebbe partecipato, ritenendo da sempre che la presenza degli esponenti politici nelle scuole non possa essere in alcun modo imposta agli studenti".

Più tardi, la leader di Fd’I pubblica un post su Facebook in cui scrive che "ci risiamo con le menzogne della sinistra. Apprendo da alcuni giornali e da alcuni esponenti politici che in una scuola di Messina si sarebbe creato un polverone per una mia partecipazione a un incontro obbligatorio per studenti. Mi duole informare questa gente che non ho mai ricevuto alcun invito a un evento del genere e che, in ogni caso, non avrei mai accettato, ritenendo da sempre che la presenza degli esponenti politici nelle scuole non possa essere in alcun modo imposta agli studenti. Non posso rispondere di cose delle quali non so assolutamente nulla e che non condivido".

Le prese di posizione della politica arrivano subito, e fortemente polemiche, contro la Meloni. Il M5s parla di "vicenda indecente, siamo oltre la follia e lo sarebbe stato ugualmente se si fosse trattato del libro di qualsiasi altro esponente politico. Presenteremo il prima possibile un’interrogazione parlamentare al ministro Bianchi" (cioè il ministro all’Istruzione, ndr). Italia Viva, per bocca di Michele Anzaldi, parla di "ritorno dei balilla" mentre Nicola Fratoianni di Sinistra italiana annuncia, anche lui, un’interrogazione al ministro. Ma soprattutto, Fratoianni tuona contro il fatto che "si organizzi in una scuola la presentazione del libro di Giorgia Meloni, opera di cui non dubito sulla qualità letteraria, con una parata di esponenti Fd’I, e che gli studenti siano obbligati a partecipare pena il non riconoscimento dei crediti. Una cosa che non sta né in cielo né in terra". Fratoianni chiede – come poi effettivamente avverrà – che "si sospenda l’iniziativa", ma anche che il ministro Bianchi "attivi l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, faccia chiarezza fino in fondo e siano presi i provvedimenti necessari nei confronti della dirigente scolastica, che non può permettere che una scuola – conclude Fratoianni – diventi sede di un comizio di Fd’I e soprattutto che gli venga data dignità formativa". Già che ci sono, protestano anche le Sardine e pure l’Anpi.

Ma la polemica non si ferma. Fanno discutere le parole della circolare del 20 maggio in cui la preside invitava "l’intera comunità scolastica" a partecipare e si avverte che, chi non ci sarà, non avrà i crediti formativi previsti. Dalla scuola non replicano, almeno non subito, ma i primi a criticare l’iniziativa erano stati alcuni genitori degli studenti della città dello Stretto, alcuni anche extracomunitari perché la scuola è multietnica. Alla fine, finisce come doveva finire: l’istituto tecnico statale di Messina annulla l’evento.