Sabato 27 Aprile 2024

Napoli, serie tv su Maradona e il club di calcio

L’annuncio del presidente De Laurentiis: un progetto in tre stagioni da dieci puntate ciascuna. La prima dedicata al periodo dei grandi trionfi del numero 10 argentino

De Laurentiis ha annunciato una serie tv su Napoli e Maradona

De Laurentiis ha annunciato una serie tv su Napoli e Maradona

Napoli, 15 giugno 2021 – Una serie tv per celebrare la gloriosa storia del Napoli, dalla fondazione del club ai giorni nostri, passando per gli anni d’oro di Maradona e degli scudetti. Un progetto in tre stagioni che vedrà interviste esclusive, immagini inedite e video storici che ripercorrono i quasi 100 anni di vita del club partenopeo. A dare l’annuncio dell’iniziativa è stato l’attuale presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Una serie in tre stagioni

Il patron partenopeo ha spiegato i termini e i dettagli della serie tv: “Faremo una serie televisiva in tre stagioni, da dieci puntate ciascuna, sulla storia del Napoli: la prima stagione tratterà gli anni dal 1984 al 2001, con la presenza di Maradona attraverso retroscena inediti e interviste a chi ha giocato con lui - ha dichiarato De Laurentiis -. Seguirà poi la storia del Napoli dal 1924 al 1984. La terza stagione, infine, sarà sui 17 anni della mia presidenza''.

Maradona protagonista

Grande attesa quindi per questo progetto, che vedrà grande protagonista Diego Armando Maradona, l’idolo della città che ha portato il Napoli a vincere due scudetti e una Coppa Uefa alla fine degli anni ’80: ''Maradona - ha aggiunto De Laurentiis - è stato unico e irripetibile. La fortuna e la sfortuna è che lo hanno avuto i napoletani, che non hanno capito che con un calcio malato e viziato dalle istituzioni non si può sempre vincere lo scudetto. Maradona ha portato loro due scudetti perché era un angelo del paradiso e della morte messo insieme''.

Questione Superlega

De Laurentiis, presente oggi al Passepartout Festival di Asti, ha poi parlato del progetto Superlega che tante polemiche sta creando nelle ultime settimane: ''Ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando con la Superlega perché loro volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti – ha detto il numero uno della dirigenza del Napoli -. La Superlega è figlia del fatto che le organizzazioni del calcio pensano di fare le istituzionaliste con i nostri soldi nostri”.