Mercoledì 24 Aprile 2024

Bimbo di un anno morto nel Napoletano, sequestrata la salma per l'autopsia

Il piccolo avebbe avuto una crisi respiratoria in casa, a San Vitaliano .La mamma ha dato l'allarme, il piccolo è stato portato prima all'opedale di Nola e poi al Santobono di Napoli, dove è deceduto alle 3 di notte. Aperte le indagini per capire cosa sia accaduto

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Napoli, 11 ottobre 2022 – È morto nella notte il bambino di un anno arrivato in ospedale in preda ad una crisi respiratoria. Il bimbo – originario di San Vitaliano, nel Napoletanoera stato prima trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Nola e poi è stato trasferito al Santobono di Napoli. È stata la mamma a chiamare i soccorsi, ma sulla vicenda ci sono ancora troppi punti oscuri.

Sommario:

Cosa è successo

I magistrati della procura di Nola hanno disposto il sequestro della piccola salma per eseguire l'autopsia, mentre i carabinieri sono intervenuti nell'abitazione della famiglia in via Traversa Cittadella, allertati dal personale del 118. Sono in corso le indagini per ricostruire quel che è accaduto questa notte in quella casa.

Il neonato è stato prima trasportato all'ospedale di Nola e poi nella struttura pediatrica Santobono dove, per cause ancora in corso di accertamento, è deceduto intorno alle 3 di notte. Il decesso potrebbe essere stato determinato da una causa naturale – i soccorsi sono stati chiamati per una verosimile crisi respiratoria – ma per escludere qualsiasi altra ipotesi è stata disposta l'autopsia.

Morte in culla? Le ipotesi

Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte del neonato, giunto la scorsa notte nell'ospedale Santobono verosimilmente in preda a una crisi respiratoria.Tutte le ipotesi su questa tragica morte sono comunque al vaglio degli investigatori. Non si esclude che possa trattarsi di un caso di Sudden Infant Death Syndrome (Sids), la cosiddetta “morte in culla o morte improvvisa” del neonato, un fenomeno improvviso che può verificarsi nei bambini di età inferiore a un anno. Secondo le statistiche il maggior numero di casi si presenta quando il piccolo ha un'età tra uno e cinque mesi di vita e comunque è ritenuta, la Sids, una delle cause principali di morte nel primo anno di vita.

Il sindaco: "Dolore che colpisce la comunità"

“La tragica morte del bambino di un anno è un dolore che colpisce tutta la comunità e che ci fa stare male”. Così il sindaco di San Vitaliano, Pasquale Raimo, commenta la morte del piccolo concittadino avvenuta stanotte all'ospedale Santobono di Napoli, dove il piccolo era stato trasferito dopo un primo soccorso nel nosocomio di Nola. Il bimbo era l'ultimo di quattro figli di una coppia di coniugi di Pomigliano d'Arco, trasferitosi a San Vitaliano da più di un anno.

Secondo quanto si è appreso, i genitori del bimbo non avrebbero mai chiesto aiuto al Comune, né erano stati segnalati ai servizi sociali per eventuali difficoltà. Il bambino è stato soccorso dal personale del 118, giunto nell'abitazione di via Traversa Cittadella, dopo la richiesta di aiuto dei genitori che avevano notato le difficoltà respiratorie del figlio. “La notizia di questa tragica morte ci ha colti di sorpresa – ha aggiunto Raimo – e ha scosso l'intera comunità che ora piange la scomparsa di questo piccolo. Adesso non ci resta che attendere gli esiti dell'autopsia disposta per capire le cause che hanno portato alla morte del bambino”.

I precedenti

La notte tra il 28 e 29 settembre scorsi, invece, sempre al Santobono, era giunta una bimba di dieci mesi, anche lei dell'hinterland partenopeo, con un'intossicazione da una sostanza psicoattiva presente nella cannabis. La piccola, a causa dell'assunzione accidentale di residui di droga, era stata colta da convulsioni. Le sue condizioni erano apparse gravi in un primo momento poi, fortunatamente, grazie alle cure dei medici sono migliorate malgrado per diversi giorni la bambina fosse stata in pericolo di vita. Nel Bellunese, invece, questa estate è morto un bambino di due anni per overdose di hashish, abbandonata in una tazza sul suo comodino, mentre nei giorni scorsi un altro bambino di Vicenza è stato male per avere ingerito droga trovata in casa.